Marina Cicogna, la prima produttrice italiana morta a Roma: la malattia, la compagna (poi figlia adottiva), gli amori e le cronache rosa

Sabato 4 Novembre 2023, 15:41

I film

Progettò «Ultimo tango a Parigi» di Bernardo Bertolucci e «Il portiere di notte» di Liliana Cavani per la Paramount, che non vollero produrli, e riuscì a fare «Anonimo veneziano». Dopodiché andò a vivere per qualche anno tra Los Angeles e New York, poi in Brasile, quindi nuovo a New York e infine il ritorno nella sua amata Roma. Una carriera stellare ma parca di riconoscimenti: l'onorificenza di Grand'Ufficiale al merito della Repubblica italiana, consegnata nel 2012 dal presidente Giorgio Napolitano, e il Premio David di Donatello alla carriera nel 2023, lo stesso della pubblicazione della sua autobiografia, «Ancora spero. Una storia di vita e cinema» (Marsilio Specchi, a cura della giornalista Sara D'Ascenzo). Tra set turbolenti e dimore paradisiache, Marina Cicogna ha avuto amicizie indissolubili - da Valentino a Jeanne Moreau, da Franco Zeffirelli a Ljuba Rizzoli, da Pierre Cardin a Henry Fonda - sodalizi professionali che hanno lasciato il segno - da Giuseppe Patroni Griffi a Gian Maria Volonté, da Ennio Morricone a Elio Petri - e flirt leggendari - da Farley Granger ad Alain Delon, da Lex Barker a Warren Beatty, a Rock Hudson.

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