Suicida la 21enne in carcere per omissione di soccorso. La mamma: «Era terrorizzata, facile bersaglio dei secondini»

Martedì 9 Gennaio 2024, 09:57 - Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 15:13

Le responsabilità dell'istituto

Come riportato, i genitori, sconvolti, hanno raccontato che i capelli della figlia erano caduti e che durante l'ultima visita «sapevano che qualcosa non andava» perché era apparsa «esausta». La madre, Linda Allan, ha detto di ritenere che la natura accondiscendente di Katie rendesse la figlia un bersaglio facile per i secondini.

La mamma aveva riferito a un agente penitenziario che la la figlia «era stata rimproverata dalle compagne di cella» proprio nel giorno della sua morte. Il racconto è stato ascoltato nel primo giorno di un'indagine su un incidente mortale al tribunale dello sceriffo di Falkirk, che sta indagando sulle morti della giovane e di un altro detenuto, William Brown, 16 anni.

William era stato messo in custodia cautelare dopo essere stato considerato un «potenziale rischio per la sicurezza pubblica» al tribunale di Glasgow il 4 ottobre 2018, tre giorni prima della sua morte. Fu poi trovato morto nella sua cella il giorno dopo che la sorveglianza antisuicidio era stata interrotta perché non rappresentava «nessun rischio apparente».

La famiglia ora cerca giustizia e chiede che il sistema carcerario scozzese sia ritenuto responsabile delle morti di Katie e William. Entrambi avrebbero subito un trattamento inumano.

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