Domiciliari in Ungheria? Difficile
«I domiciliari in Ungheria non li chiediamo perché Ilaria là non ha alcun domicilio, alcun collegamento, nessuno potrebbe aiutarla nel sostentamento», dicono i difensori. Per la difesa il "grimaldello" è la decisione quadro del Consiglio europeo del 2009, attuata in Italia nel 2016, sull'applicazione «tra gli Stati membri dell'Unione europea del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni sulle misure alternative alla detenzione cautelare». I difensori valorizzano il punto 5: «La persona non residente nello Stato del processo corre il rischio di essere posta in custodia cautelare in attesa di processo, laddove un residente non lo sarebbe».