Giulio Romano, «la morte l’ha inseguito»: tre anni fa era scampato alla prima strage per un mal di pancia, ieri l'esplosione l'ha ucciso

Giovedì 14 Settembre 2023, 08:28 - Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 15:03

Le reazioni

«È pazzesco che, con un processo imminente sulla precedente strage, sia stata sciaguratamente consentita la riapertura con una procedura semplificata. La Regione Abruzzo ha persino deciso di non assoggettarla a procedura di Via, nonostante puntuali osservazioni di associazioni e della stessa Provincia di Chieti in cui si sollevavano pesanti questioni a cui non è stata neanche data risposta» dichiara Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento di Unione Popolare. «Resta, allo stato, inspiegabile la causa dell'innesco - interviene la società con una nota - che ha determinato la dolorosa perdita di tre lavoratori sebbene esperti formati e informati dei rischi connessi allo svolgimento delle loro mansioni.

I soci della Esplodenti Sabino, assicurando la più ampia collaborazione della società con l'autorità giudiziaria per l'accertamento delle cause del sinistro, sono vicini ai familiari delle vittime con cui condividevano quotidianamente gli ambienti di lavoro e le attività lavorative e ai quali manifestano la incondizionata solidarietà precisando che, per quanto di competenza, la società si farà carico di ogni loro esigenza anche attraverso le proprie compagnie di assicurazione». In Prefettura è stato attivato il Centro Coordinamento dei Soccorsi presieduto dal prefetto vicario di Chieti, Valentina Italiani, che resterà operativo fino a cessata emergenza.

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