Giulio Romano, «la morte l’ha inseguito»: tre anni fa era scampato alla prima strage per un mal di pancia, ieri l'esplosione l'ha ucciso

Giovedì 14 Settembre 2023, 08:28 - Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 15:03

Il titolare: avevamo preso precauzioni

Sgomento il titolare della Esplodenti Sabino, Gianluca Salvatore, informato mentre era in viaggio e subito tornato indietro, come ha riferito il suo legale, Augusto La Morgia. «Non riesce a spiegarsi l'accaduto - ha aggiunto - anche alla luce delle precauzioni severissime prese dopo la tragedia del 2020». Una fabbrica dove già nel 1992 era morto il 48enne Bruno Molisani, ucciso dall'innesco di una spoletta, e dove nel 2009 due persone rimasero ferite gravemente.

Per i fatti del 2020 proprio domani, dinanzi al gup del Tribunale di Vasto, è in programma l'udienza preliminare per dieci imputati, società compresa: l'accusa principale è di cooperazione colposa in omicidio colposo, per colpa generica cagionata dalla negligenza, imprudenza e imperizia, e per colpa specifica, consistita nella violazione di diverse norme antinfortunistiche. Nel 2020 il fatto avvenne durante lo smaltimento di diversi materiali, miscela incendiaria, povere pirica, polvere nera, razzi di segnalazione, legna impregnata di Tnt, dotazioni nautiche, simulatori di colpo tipo kanonslag. La fabbrica rimase inattiva per sette mesi, anche per la ferma posizione della Procura guidata da Giampiero Di Florio sulle condizioni di sicurezza. A luglio 2021, ottenuto il dissequestro, le attività erano riprese.

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