Giovanni Padovani, ergastolo per il femminicidio di Alessandra Matteuzzi. I giudici: «Fu vendetta, non gelosia. La pazzia una messa in scena»

Venerdì 8 Marzo 2024, 14:52 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 11:51

Giovani Padovani maniacale

Nel processo è emerso «il carattere ossessivo-maniacale delle forme di controllo che l'imputato attuava nei confronti della compagna e come fosse stato spinto da una forza irresistibile, ingenerata da un sentimento di rancore e da un senso di frustrazione, a ritornare a Bologna per assassinarla».

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