Gino Cecchettin, il libro su Giulia a Che tempo che fa: «Non cito mai Filippo Turetta, ma con i suoi genitori ci siamo sentiti»

Domenica 3 Marzo 2024, 21:19 - Ultimo aggiornamento: 22:34

La porta aperta

Gino Cecchettin parla nel libro di una porta aperta, sia all'inizio che alla fine: «La figura della porta aperta? All’inizio è una porta triste perché mi ricorda la mattina della domenica quando mi sono alzato e avevo quest’ansia interiore e ho visto la porta aperta della sua camera e ho pensato subito a qualcosa di strano, però lei era una persona giudiziosa e ho lasciato correre. Adesso quella camera è sempre aperta perchè mi mette in comunicazione con lei, in quella stanza. La porta aperta nel finale è di speranza, quella dell’università, ci da la speranza per il futuro, noi dovremo cercare di danzare sotto la pioggia come voleva Giulia. In quella direzione dovremo camminare».

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