Ex medico accusato di aver ucciso moglie e suocera per stare con l’amante: chiesta la perizia medica. La famiglia: «Vogliamo giustizia»

Mercoledì 6 Marzo 2024, 17:06 - Ultimo aggiornamento: 17:15

Il processo

Poche ore fa è cominciato davanti alla Corte d'Assise di Bologna, presieduta dal giudice Pier Luigi Di Bari, il processo.

Amato, oftalmologo che lavorò sia per la Virtus pallacanestro che per l'Ausl di Bologna, si è sempre proclamato innocente: venne arrestato nell'aprile del 2023 e da allora si trova in carcere. Parti civili nel processo saranno la sorella di Isabella Linsalata e il fratello di Giulia Tateo, assistiti rispettivamente dagli avvocati Maurizio Merlini e Francesca Stortoni. Anche l'Udi (Unione donne italiane) di Bologna ha chiesto di essere parte civile.

L'Ausl di Bologna, invece, si è costituita parte civile in relazione all'ipotesi di peculato, altra accusa di cui dovrà rispondere l'imputato per aver rubato i farmaci (in quanto medico dell'Ausl in servizio) e di detenzione illecita delle sostanze stupefacenti o psicotrope utilizzate per commettere i reati. Piena la piccola aula dove si tiene l'Assise, ma senza telecamere visto il divieto imposto dal presidente della Corte.

Rigidi i controlli, sia all'ingresso del Tribunale che dell'aula, inizialmente transennata: l'unica finestra è stata coperta con un separè per evitare foto e video. I parenti e gli amici della vittima e dell'imputato sono quasi tutti in piedi, schierati su due lati dell'aula. Presenti i fratelli di Amato. L'imputato, vestito con una tuta, è arrivato utilizzando una stampella per camminare e si è seduto accanto ai suoi legali. Il processo, fissato per le 9, è cominciato con oltre un'ora di ritardo.

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