Filippo Turetta, la confessione: «A Giulia ho fatto una cosa orribile, voglio pagare». Interrogato 9 ore, piange e barcolla

Sabato 2 Dicembre 2023, 07:32 - Ultimo aggiornamento: 13:57
Filippo Turetta, la confessione: «Ho accoltellato Giulia e l'ho vista morire». Interrogato 9 ore, piange e barcolla
di Redazione web
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Filippo Turetta cerca di districarsi tra fatti ed emozioni, alternando parole sussurrate, pause ripetute, lacrime e silenzi di chi fatica a ricordare o preferisce non addentrarsi nei dettagli sul come e perché ha ucciso Giulia Cecchettin, la sua ex fidanzata. Il ticchettio dell'orologio fuori dal carcere di Verona scandisce il trascorrere di nove ore da quando la difesa, composta dagli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, insieme al pm di Venezia Andrea Petroni, esce dalla casa circondariale dopo aver ascoltato per la prima volta i dettagli della tragica sera dell'11 novembre scorso. A Giulia «ho fatto una cosa orribile, voglio pagare», ha ripetuto più volte Turetta, che avrebbe ammesso le due fasi dell'aggressione - prima nel parcheggio di Vigonovo, poi nella zona industriale di Fossò - sfociate nel delitto commesso con un coltello da cucina usato per colpire ripetutamente l'ex fidanzata.

In più occasioni, lo studente universitario di 22 anni, non si limita a dichiarazioni spontanee, come già fatto davanti al giudice per le indagini preliminari Benedetta Vitolo tre giorni prima. Turetta spiega, tentenna, cerca le parole giuste, si rifugia nei 'non ricordo', s'interrompe, chiede tempo per riprendere fiato e forze per raccontare come, dopo una serata trascorsa insieme in un centro commerciale di Marghera, fermò la sua Gran Punto nera nel parcheggio di Vigonovo (Venezia), a circa 150 metri da casa di Cecchettin.

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