I pericoli
In Rete i ragazzi possono essere «vittime, spesso, o anche aggressori, talvolta. Bernardo pensa all'odio online, ai leoni da tastiera. «Ma, come ha spiegato oggi Gianluca Bellotti, comandante Sesta Sezione Nucleo investigativo del Comando provinciale Carabinieri di Milano, non è vero, come molti pensano, che nascondendosi dietro un ipotetico account basato chissà dove non si viene scoperti. Polizia postale, Carabinieri, Guardia di finanza - ammonisce il pediatra - lavorano proprio per individuare chi a vario titolo commette" azioni illegali. Ci sono poi le insidie che si nascondono "dietro lo scambio online di fotografie: l'utilizzo di immagini che vengono 'rubate' da adulti e rimescolate, modificate mettendo ad esempio il volto di una bambina sopra il corpo nudo di un'adulta. Scatti che poi vengono venduti nel dark web». Un pericolo non solo virtuale.
«Non si può infatti dimenticare il rischio di adescamento - osserva il pediatra - la ragazzina che si sente via social con quello che crede essere un personaggio, un influencer, una persona carina, simpatica e gentile, e poi nella realtà si trova di fronte al bruto, al carnefice. Il rischio di molestie, abuso o violenza è dietro l'angolo. Alle ragazze, in particolare alle preadolescenti, dico: non cadete in queste trappole. Perché la foto non è detto che corrisponda alla persona che c'è dietro e, se anche fosse, non sapere chi è può portare a ritrovarsi con un estraneo in un luogo magari non sicuro a incontrare una persona che è tutt'altro che divertente e bella».