Roma, Premio Vesta per giovani autori letterari: «Via all'alfabetizzazione emotiva a scuola contro il cyberbullismo»

La fondatrice Sara Matteucci: "Diffondiamo l'importanza della lettura come antidoto all'iper-connessione ma anche l'invito a esprimersi attraverso la parola scritta".

Roma, Premio Vesta per giovani autori letterari: «Via all'alfabetizzazione emotiva a scuola contro il cyberbullismo»

di Mario Fabbroni

Un riconoscimento rivolto agli autori esordienti laziali, di età compresa fra i 18 e 31 anni. La cerimonia per la seconda edizione del Premio Letterario Vesta, fondato e diretto da Sara Matteucci, si svolgerà il  prossimo 14 dicembre presso la Protomoteca in Campidoglio. «Un premio che vuole farsi portavoce dell’importanza delle parole come strumento per immaginare e raccontare, ma soprattutto per sensibilizzare. Bisogna incentivare l’educazione all’emotività negli istituti scolastici e creare opposizione a qualsiasi diktat emotivo frutto di retaggi culturali». 


INVITO ALLA LETTURA  - «Leggere - spiega Sara Matteucci - è un gesto profondamente intimo, potremmo definirlo rivoluzionario in questi tempi di iper-connessione. L’incontro a tu per tu con l’autore di un libro, invece, è, e resterà sempre, un appuntamento con se stessi: offline rispetto al resto mondo e presenti alla chiamata solo con la propria intimità. Bisogna promuovere la lettura in ogni sua forma».
INVITO ALLA SCRITTURA E NON SOLO - «Tutti gli autori esordienti descrivono la scrittura come uno specchio in grado di acuire, dissimulare e scardinare gli entusiasmi e i disanimi del nostro tempo. Vogliamo sedimentare la necessità di stimolare i giovani, invitandoli ad esordire con coraggio non solo armati di parole, ma anche di sete di conoscenza».

 
La seconda edizione del Premio letterario è affiancata dall’esperienza e dal supporto di Aldo Grauso, psicologo e coordinatore scientifico del Tavolo tecnico Bullismo e Cyberbullismo e protagonista di una vera e propria rivoluzione culturale, con l’introduzione dell’alfabetizzazione emotiva come materia scolastica. Iniziativa sperimentale quest’ultima, che partirà da gennaio 2024 in alcuni Istituti scolastici della Capitale. «Roma - dichiara Aldo Grauso - è la patria della cultura mondiale. Da qui è partita la civiltà e proprio in questa direzione l’amministrazione di Roma Capitale ha voluto istituire da settembre un Tavolo Tecnico in sinergia con il Ministero dell'Istruzione e quello della Salute (che ho l’onore di coordinare scientificamente) sul Bullismo e Cyberbullismo.

La scrittura insegna a riconoscere le emozioni proprie, la lettura quelle altrui. Diventa così fondamentale incentivarle per facilitare lo sviluppo delle capacità socio-relazionali, soprattutto per quei soggetti che hanno difficoltà, per indole, ad esprimerle verbalmente».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Novembre 2023, 12:45
© RIPRODUZIONE RISERVATA