Il ruolo di Solano
Solano, in particolare, «fungeva da tramite fra il gruppo degli 'esfiltratori'» della cocaina «e il gruppo dei doganieri corrotti». Lo stesso avrebbe garantito «la propria disponibilità a svolgere tutte le attività necessarie a consentire ai container contenenti cocaina di superare i controlli e lasciare il Porto di Gioia Tauro».
Il gip evidenzia inoltre il «coinvolgimento» dei doganieri - addetti ai controlli scanner - «in una pluralità di traffici illeciti di importazione» e «"la spavalderia criminale dimostrata». «Del resto - scrive anche il gip - l'esistenza di rapporti stratificati ormai da anni fra soggetti che operano all'interno di quell'Ufficio (Agenzia delle Dogane, ndr) e soggetti che gravitano nell'ambito portuale costituiscono espressione di una protervia criminale che promette il ripetersi di analoghi comportamenti».