Chiara Ferragni indagata per truffa, le carte della procura di Milano: «Consumatori ingannati da influencer con 30 milioni di follower»

Lunedì 29 Gennaio 2024, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 22:35

Chiara Ferragni, «dichiarazioni fuorvianti nei video social»

Le operazioni con intenti benefici veicolate con «testi e immagini e rilasciando dichiarazioni nel video fuorvianti o quantomeno idonee a condizionare il consumatore nelle proprie scelte di natura commerciale» riguardano oltre la campagna dei pandori del 2022, anche la vendita delle uova di Pasqua Dolci Preziosi a favore dell'associazione 'I bambini delle Fatè e la vendita nel 2019 di un'edizione limitata della bambola Chiara Ferragni by Trudi con i ricavi destinati a un'associazione impegnata nella lotta contro il bullismo e il cyberbullismo. È quanto sostiene il pg della Cassazione che ha sciolto, a favore della procura di Milano, la competenza territoriale sul fascicolo per truffa aggravata che vede indagata l'influencer Chiara Ferragni, il suo manager e il gruppo dolciario Balocco in merito alla campagna solidale dei pandori 'pink'. «Sussistono indici esteriori, di tenore non equivoco, idonei a dar conto di una unitaria programmazione, nell'ambito di un medesimo disegno criminoso, dei diversi fatti di reato, avuto riguardo all'unitarieta della spinta a delinquere, all'analogia del 'modus operandì e al lasso temporale che separa i diversi episodi» scrive il pg Alfredo Pompeo Viola che tuttavia, nel caso in esame, non rileva i criteri per l'individuazione della competenza per territorio in caso di procedimenti connessi.

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