Cosa ha cambiato lo scenario
A cambiare lo scenario investigativo è stata, innanzitutto, la relazione della Gdf depositata stamane: si tratta dell'esito dell'analisi della documentazione del procedimento che si è svolto davanti all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha contestato alle due società di Chiara Ferragni e a Balocco un comportamento "scorretto", ossia pubblicità ingannevole in materia di beneficienza.
Le Fiamme Gialle, nella loro informativa, hanno in particolare valorizzato alcune e mail agli atti dell'incartamento dell'Authority, che gli staff della influencer e dell'azienda si sono scambiati già a partire dal settembre 2021, nelle quali «si dà conto della definizione comune dei contenuti» da pubblicare. Due mesi dopo è, poi, stato siglato il contratto da cui emergerebbe la consapevolezza - si legge nel provvedimento del Garante - che la donazione, 50 mila euro, era avvenuta nel maggio precedente e «non era legata alla vendita del prodotto» pubblicizzato via social dalla influencer per un cachet di 1 milione.