Chiara Ferragni, Balocco: «Il suo pandoro costava di più per lo zucchero rosa. No ai risarciementi, la campagna è stata deludente»

Domenica 14 Gennaio 2024, 13:35 - Ultimo aggiornamento: 17:52

Le accuse del Codacons

«Balocco avrebbe quindi messo in commercio oltre 360mila pandori ignorando che il cartiglio riportava l’indicazione circa il fatto che la vendita del prodotto avrebbe sostenuto i bambini malati di cancro?», si domanda il Codacons. Dal momento che «l’Antitrust, nel provvedimento con cui sanziona l’azienda, scrive testualmente: 'Con riguardo al contenuto del cartiglio apposto sui Pandori griffati (che riportava: 'Chiara Ferragni e Balocco sostengono l’Ospedale Regina Margherita di Torino, finanziando l’acquisto di un nuovo macchinario che Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato 18 permetterà di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing'), si evidenzia che in nessuna parte del messaggio è dato rinvenire che il finanziamento si riferisce a una donazione fatta in cifra fissa e mesi prima; al contrario, la formulazione, data anche la sua collocazione sulla confezione del pandoro, lasciava intendere che il reperimento dei fondi per la donazione fosse legato alle vendite del Pandoro griffato'», cita l'associazione dei consumatori.

Che attacca: «Non possiamo poi non chiederci dove fosse la Balocco quando Chiara Ferragni pubblicava storie e contenuti sui propri canali social dove, chiamando in causa l’azienda, legava le vendite del pandoro alla beneficenza verso i bimbi malati di cancro, e perché la Balocco non abbia mai smentito le errate affermazioni dell’influencer, prendendo le distanze da tale pubblicità ingannevole, e infine perché non abbia mai informato i consumatori circa il fatto che la donazione in favore dell’ospedale Regina Margherita di Torino era già avvenuta mesi prima». «Ma la vera 'chicca' dell’incredibile tesi difensiva della difesa Balocco -aggiunge il Codacons- è l’affermazione secondo cui la campagna natalizia 2022 avviata in collaborazione con Chiara Ferragni 'è stata deludente e ha prodotto una perdita in termini di marginalità', motivo per cui nulla è dovuto ai consumatori. Non possiamo che prendere atto della decisione della Balocco di non voler separare le proprie responsabilità da quelle di Chiara Ferragni, e di farsi carico di tutti i comportamenti scorretti emersi nella vicenda del pandoro-gate – conclude dunque il Codacons - A questo punto agiremo formalmente verso l’azienda nelle opportune sedi civili e penali per far risarcire tutti gli utenti lesi dagli illeciti emersi».

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