Berlusconi, il testamento: Fininvest a Marina e Pier Silvio. 100 milioni a Marta, 30 a Dell'Utri: «Tanto amore a tutti voi»

Giovedì 6 Luglio 2023, 08:57 - Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 15:01

Niente dettagli sul patrimonio

Il testamento olografo lasciato da Silvio Berlusconi non contiene il dettaglio del suo patrimonio nè la valutazione di tutti i suoi beni che comprende, oltre a Fininvest anche molti immobili e le ville, da quella di Arcore (dove l'imprenditore ha scritto di suo pugno le sue ultime volontà, su un blocco note con l'intestazione Villa S.Martino) a Villa Certosa, per un valore che secondo indiscrezioni si aggira intorno tra i 4 e i 5 miliardi.

Per Fininvest (che detiene un 2% di azioni proprie che si sterilizzano nella conta dei diritti di voto) significa che Marina alla quota già detenuta del 7,81% aggiunge l'8,33% della quota cosiddetta 'legittima' e il 10,40% dalla quota disponibile arrivando a detenere il 26,54%; lo stesso calcolo vale per Pier Silvio che arriva ad avere un'identica quota di diritti di voto nella holding (pari al 26,54%). Insieme i due fratelli maggiori controllano dunque il 53% di Fininvest.


A Barbara, Eleonora e Luigi che già dividevano in parti uguali una quota del 21,87% va solo la loro parte di 'legittima', ovvero una quota complessiva del 24,99% che porta la partecipazione dei tre fratelli, figli di Veronica, al 47 per cento. Extra Fininvest, tutto il resto del patrimonio viene anche questo diviso fra i figli secondo lo stesso schema: la quota legittima divisa in cinque parti uguali, il 13,32% di tutti i beni e la quota 'disponibile' divisa in parti uguali tra Marina e Pier Silvio, il 16,65% a ciascuno.

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