Il mea culpa di Alfonso Signorini
«Abbiamo voluto dare, complice Pier Silvio Berlusconi, un ritorno alla normalità. C'era un gran bisogno di normalità. Punto di forza del programma sono le persone comuni che ritornano alla grande e hanno delle storie bellissime e tanta voglia di raccontarsi. Ognuno di loro sono persone che lavorano che non smaniano per avere una carriera televisiva. Non è gente che vive con lo smartphone in mano», ha spiegato Alfonso Signorini.
E ha continuato: «Esiste ancora per fortuna un'Italia fatta di persone che si svegliano alle 6 del mattino per andare a lavoro e non stanno a vedere la propria quotidianità attraverso lo schermo di un telefonino. Se riuscissimo a portare in tv la normalità che manca la missione è compiuta. Le critiche al Gf Vip erano fondate. L'anno scorso abbiamo sbagliato il cast. Ognuno di noi si è assunto le proprie responsabilità. Devo confessarti che questo disagio lo vissuto durante le dirette. Ho detto a questi concorrenti che quando li guardavo cambiavo canale perché erano respingenti».
«Quando oltre a me che venivo tacciato di essere la maestrina con il ditino alzato, anche l'azienda si è espressa in merito ho tirato un sospiro di sollievo. Si è dato troppo spago alla volgarità espressiva e agli atteggiamenti di rivalità e aggressività. Tutto questo è stata colpa nostra che l'abbiamo proposto», ha concluso il conduttore.