Coronavirus, Mantovani: «La carica virale non è esaurita, sull'immunità ancora non si hanno certezze»

Coronavirus, Mantovani: «La carica virale non è esaurita, sull'immunità ancora non si hanno certezze»
L'immunologo Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Humanitas, ha spiegato il problema dell'immunità legato al coronavirus. «Siamo di fronte a un virus che scombussola tutte le acquisizioni fin qui accumulate. Il Sars-CoV-2 dovrebbe rendere consapevoli i ricercatori dei propri limiti di conoscenza». Con questo virus non arriva la risposta immunitaria in modo immediato come negli altri e questo pone molti interrogativi agli esperti.

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I test sierologici creano problemi interpretativi perché non ci sono presupposti: «Il pericolo è che un uso inappropriato dei saggi possa dare alle persone la presunzione di essere immuni e quindi generare comportamenti irresponsabili: non usare mascherine, non rispettare le distanze. Altra questione è avviare studi epidemiologici sulla popolazione». Il virus ha un comportamento insolito che spiazza gli scienziati. Di solito, infatti, la risposta immunitaria arriva subito, nel caso del covid puà arrivare anche dopo 15 giorni dalla comparsa dei sintomi. «C’è una fase della malattia da Covid 19 in cui un individuo può mostrare contemporaneamente la presenza di virus e anticorpi. Significa che la partita tra i due è ancora in corso, non è finita e si deve andare ai tempi supplementari. Di regola se l’infezione è in atto, gli anticorpi non sono presenti in quanto sono stati sconfitti. In questo caso si ha dunque una fase di perfetto equilibrio tra immunità e agente patogeno», prosegue Mantovani.

Il virologo smentisce l'attenuarsi della carica virale: «Il coronavirus della Sars uccideva il 30% degli ospiti, si autolimitava e aveva la tendenza ad attenuarsi. Questo ha un tasso di mortalità relativamente basso ma si ritiene di non poter contare sulla sua generosità in termini di attenuazione. L’arrivo in ospedale di pazienti meno gravi è probabilmente dovuto alla nuova fase dell’assistenza».

Resta importante la ricerca del vaccino. In linea di massima, chiarisce l'esperto, una volta guarito, la carica virale si è esaurita, ma ci sono stati casi di recidiva che pondono interrogativi.
Ultimo aggiornamento: Domenica 26 Aprile 2020, 19:41
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