Dieci volte più probabile essere colpiti da un fulmine che sviluppare infiammazioni cardiache dopo il vaccino anti-Covid: l’analisi sulle probabilità, dati alla mano, arriva da uno studio statunitense pubblicato sulla rivista Jama il 4 agosto scorso. Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, i casi di miocardite si verificano tra i maschi adolescenti di età pari o superiore a 16 anni e più frequentemente dopo la loro seconda dose. «La miocardite - spiegano gli esperti del Cdc, Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie - è l'infiammazione del muscolo cardiaco e la pericardite è l'infiammazione del rivestimento esterno del cuore. In entrambi i casi, il sistema immunitario del corpo provoca infiammazione in risposta a un'infezione o a qualche altro fattore scatenante».
Vaccino e miocardite, studio su 2 milioni di persone
Gli esperti hanno osservato poco più di 2 milioni di pazienti che hanno ricevuto solo una o due dosi del vaccino COVID-19 ed è emerso che 20 individui avevano una miocardite correlata al vaccino, vale a dire un caso su 100mila, e 37 avevano una pericardite, quindi 1,8 casi per 100.000. Le persone che hanno sviluppato complicanze dell'infiammazione cardiaca sono stati ricoverati in ospedale per una media di due giorni e dimessi senza ulteriori complicazioni.
Chances of heart inflammation after COVID-19 vaccine are slim, study finds https://t.co/0YRN8wKLVf
— FOX 5 DC (@fox5dc) August 10, 2021
IL FULMINE
Analizzando le possibilità di rischio, emerge che la possibilità di sviluppare la miocardite è quasi 10 volte più rara della possibilità di essere colpiti da un fulmine. Il rischio di essere colpiti da un fulmine, infatti, è di un caso su 15mila. «Se le persone sono preoccupate per questi effetti avversi dopo la vaccinazione - spiegano gli esperti - allora non dovrebbero uscire di casa a causa del rischio di essere colpiti da un fulmine».
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Intanto però, negli Usa, tornano a crescere le possibilità di contagio e rischi collaterali: l'epidemia di Covid-19 il 7 agosto scorso ha superato 100.000 nuove infezioni giornaliere, come non accadeva dall'ondata invernale, guidate dalla variante delta altamente trasmissibile e dai bassi tassi di vaccinazione nel sud.
I casi erano scesi al livello minimo nel mese di giugno, con una media di circa 11.000 al giorno, ma in sole sei settimane i numeri sono di nuovo oltre 100.000.
RICOVERI E I DECESSI NEGLI USA
I ricoveri e i decessi sono in aumento: oggi sono più di 44.000 gli americani attualmente ricoverati in ospedale, con un aumento del 30% in una settimana e quasi quattro volte il numero di giugno. In due settimane la media dei decessi è passata da circa 270 al giorno a quasi 500 al giorno a partire da venerdì.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Febbraio 2023, 06:14
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