Droga a Roma: 51 arresti, il capo era Diabolik. Patto con 'ndrangheta e camorra
«Gli ho detto "guarda, se non mette i soldi, a stecca con me non ci può stare"», «Fino adesso siamo sette stecche... se già stecca... io la pagheremo a due a Danilo... voglio capire chi siamo... io, Danilo, Sandro... inc.le... i gemelli, siamo cinque... gli altri due chi sono? Uno dovrebbe essere quello che mette i soldi della barca... e l'altro?». Così Fabrizio Piscitelli, in una delle intercettazioni riportate nell'ordinanza del Gip Angela Gerardi, in relazione alle modalità di spartizione del carico di hashish e ad altri soggetti con i quali si sarebbero divisi i proventi illeciti ottenuti dalla vendita della droga. Nella conversazione emerge come altri soggetti, benché non direttamente coinvolti nel traffico in via di definizione, pretendessero o almeno si aspettassero un compenso dall'appartenenza all'associazione di Piscitelli e di Panichelli.
«Vabbé spariamogli, che dobbiamo fare?...». È quanto emerge da un'intercettazione nell'indagine che ha portato all'arresto di 51 persone.
La frase è legata all'attività di «recupero» credito in cui il gruppo utilizzava metodi violenti. La frase è citata dal gip nell'ordinanza di custodia cautelare. «Oh gli ho preparato una macchina, li massacriamo tutti eh...', dice un altro associato in un passaggio.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Novembre 2019, 15:25
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