A ben guardare, sono da rifare soltanto gli ultimi 4 chilometri di binari (da Ottaviano a Battistini), ma tanto basta per garantire un altro anno di disagi e di chiusure anticipate per pendolari e turisti. Almeno fino all’inizio del Giubileo, cioè dall’8 dicembre del 2024. Venerdì prossimo riaprirà anche di sera la linea A della metro. Dopo diciotto mesi di lavori tornerà a pieno regime - cioè sarà in funzione anche tra le 21 e le 23.30 dalla domenica al giovedì e fino all’1.30 il venerdì e il sabato - l’infrastruttura che da Anagnina arriva a Battistini, collegando la periferia Sud con quella Nordovest, passando per il Centro e il Vaticano. Ma durerà poco. Precisamente un mese, giusto il tempo necessario per aiutare la cittadinanza a muoversi durante le ferie natalizie, Immacolata compresa, tra shopping, cene, brindisi e auguri. Sì, perché per tutto il 2024 la linea tornerà a essere chiusa per lavori la sera dalla domenica al giovedì, visto che si deve completare l’ammodernamento dell’armamento (binari, scambi e massicciata) sull’ultimo tratto, quello tra Ottaviano e Battistini. Si tornerà alla piena normalità soltanto con l’avvio del Giubileo.
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Il 4 luglio del 2022 sono iniziati gli interventi di manutenzione straordinaria sulla metro A tra le stazioni Anagnina e Ottaviano: su oltre 14 chilometri del tracciato sono stati sostituiti traverse, rotaie e pietrisco. Per realizzare questi lavori si è deciso di interrompere il servizio della metro dalla domenica al lunedì tra le 21 e le 5.30, mettendo in campo delle navette sostitutive tra le 21 e le 23.30. Il sindaco Roberto Gualtieri ha spesso ricordato che questi stessi lavori «dovevano essere realizzati dal 2009», ma nessuna delle amministrazioni che si sono succedute da allora li ha mai avviati. Al riguardo l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, una volta insediato dovette condurre una durissima trattativa con il ministero dei Trasporti e l’Ansfisa (l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali): il dicastero di Porta Pia e l’autorità puntavano a una chiusura immediata dell’infrastruttura anche per la vetustà dei treni che ci circolano sopra; l’assessore, invece, riuscì a strappare una rimodulazione dei tempi delle manutenzioni per non bloccare totalmente l’esercizio.
In quest’ottica siamo all’epilogo di lavori attesi da almeno 13 anni, con la riqualificazione dell’ultimo tratto.
DISAGI
Come detto, parliamo di lavori necessari e attesi da oltre un decennio, ma la nuova chiusura anticipata della principale metro della Capitale creerà non pochi disagi agli utenti. Anche perché - pur parlando di un’interruzione del servizio nelle ore serali - il prossimo anno a Roma saranno in corso oltre 1.300 cantieri, che renderanno meno fluida la circolazione. «Sono lavori indifferibili - nota il consigliere comunale di Azione, Francesco Carpano - ma è fondamentale intervenire anche su frequenze e velocità dei treni per ridurre le attese in banchina dei romani. Ancora troppi pochi convogli, infatti, sono tornati dalle revisioni programmate. Si proceda spediti anche su quelle». Intanto, negli scorsi giorni, la stazione appaltante per il Giubileo, ha lanciato un bando da 235 milioni per riqualificare entro il 2024 con la finanza di progetto quattro stazioni della metro A (Spagna, Ottaviano, Cipro e San Giovanni).
Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Dicembre 2023, 08:58
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