I medici di famiglia lo avevano detto in tempi non sospetti: «quest'inverno sarà difficile». E così sembra essere, almeno a vedere le telefonate e i messaggi che ricevono, le persone in coda negli ambulatori e ancor di più quelle di fronte ai pronto soccorso. Che siano stati colpiti i bronchi, le vie respiratorie alte o l'apparato gastrointestinale, l'influenza è tornata prepotente dopo due anni di pandemia da Covid-19 e in vista di Natale un romano su 5 sarà a letto con la febbre. Il perché lo spiega Pier Luigi Bartoletti, a capo dei medici di famiglia: «Dopo due anni in cui il virus è circolato con minor intensità anche grazie all'utilizzo dei sistemi di protezione delle vie respiratorie, quest'anno è tornato più violento come era prevedibile dal punto di vista virologico proprio perché gli organismi di fatto essendone stati immuni per diversi mesi rispondono con minor efficacia all'attacco del virus».
I sintomi
I sintomi sono per lo più sovrapponibili a quelli provocati dal Sars-Cov-2 tant'è vero che diverse farmacie e molti ambulatori medici stanno adottando un doppio tampone che distingue i ceppi virali. Febbre, mal di gola, raffreddore, dolori muscolari cefalee, ma anche disturbi gastrointestinali come diarrea e vomito. «Da escludere il ricorso agli antibiotici a meno che, come purtroppo però sta avvenendo, non subentri un'infezione di tipo batterica», prosegue Bartoletti.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Dicembre 2022, 11:57
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