Roma, incidente fra 3 auto sulla Pontina Vecchia: morta una bambina di sette anni, grave il fratellino

I piccoli erano in auto con la madre, l’impatto per uno stop non rispettato

Roma, schianto fra 3 auto sulla Pontina Vecchia. Morta bimba di sette anni, grave il fratellino

di Moira Di Mario

Tragedia nel pomeriggio di ieri in via Pontina Vecchia ad Ardea dove è morta una bambina, Pietra Regina, di sette anni e mezzo nello scontro fra tre auto. Accanto a lei il fratellino di cinque anni rimasto ferito e ricoverato al Bambino Gesù. Non sarebbe in pericolo di vita. I due bimbi viaggiavano sui seggiolini del sedile posteriore della Mercedes Classe A guidata dalla mamma. La berlina stava percorrendo la provinciale verso Aprilia. Ancora poche centinaia di metri e sarebbero arrivati a casa. Invece un’altra Mercedes 220 li ha presi in pieno frontalmente. Le condizioni della piccola sono apparse subito disperate. Sul posto sono immediatamente intervenuti i medici dell’Ares 118 e i colleghi dell’eliambulanza, atterrati a ridosso della strada. Ogni tentativo di salvare la piccola è risultato vano. La bimba è morta pochi minuti dopo il tremendo impatto. Sotto choc la mamma che ha avuto bisogno delle cure dello staff sanitario. Disperato il padre dei bambini, avvisato dalle forze dell’ordine - sul posto anche i carabinieri -, che è corso al capezzale del figlio. A svolgere i rilievi e a ricostruire la dinamica dell’incidente ci ha pensato la polizia locale di Ardea.

LA DINAMICA

Da una prima ricostruzione, ancora tutta da confermare, una Lancia Libra con alla guida un romano di 49 anni, e con a bordo altri due bambini fra gli otto e i 10 anni usciti fortunatamente illesi dall’incidente, proveniva da via della Pescarella e avrebbe imboccato la Pontina Vecchia senza rispettare lo stop, nonostante la segnaletica orizzontale all’incrocio sia ben visibile. In quel momento sulla provinciale arrivava la Mercedes 220 guidata da un uomo del 1949 nato nei Paesi Bassi. Le due vetture si sono scontrate e nella carambola l’uomo alla guida della berlina ha perso il controllo della macchina, invadendo la corsia opposta e finendo frontalmente contro l’altra Mercedes in cui viaggiavano la mamma e i due bambini che erano quasi arrivati a casa. L’impatto è stato devastante. I due seggiolini su cui erano seduti i fratellini sono andati completamente distrutti.

Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Pomezia, i carabinieri di Ardea per gestire la viabilità e in supporto volontari della protezione civile Airone.

Una scena drammatica quella che si hanno visto davanti ai loro occhi le squadre di soccorso. La berlina dove si trovavano i bambini completamente accartocciata e ridotta a un ammasso di lamiere. L’altra con il cofano distrutto. L’uomo alla guida è rimasto leggermente ferito così come il conducente della Lancia. Tra le cause dell’impatto frontale gli agenti della polizia stradale non escludono nulla. Nemmeno l’alta velocità. Intanto la procura di Velletri ha aperto un fascicolo per stabilire le responsabilità della tragedia. Le vetture sono state sequestrate, mentre i due uomini al volante della Mercedes e della Lancia sono stati accompagnati in ospedale per essere sottoposti ai test di alcol e droga i cui risultati dovrebbero essere resi noti entro oggi. Dopo la tragedia di ieri pomeriggio, la Pontina Vecchia è tornata sotto i riflettori della cronaca per la sua pericolosità. Nell’ultimo anno sono state quattro le persone che hanno trovato la morte sulla provinciale. Due solo questo mese. 

 

I PRECEDENTI

Il 15 marzo scorso a perdere la vita era stato Adriano Macellari, 70 anni il prossimo ottobre, residente ad Aprilia, carabiniere in pensione. A luglio era morto Valentino Restivo, 37 anni, che lavorava come corriere. Un anno fa Alessio Bottiglieri, 25 anni sbalzato dalla sua moto a terra dopo l’impatto violentissimo con una Mercedes. Una strada maledetta, a una sola corsia per senso di marcia, con incroci a raso pericolosi, con l’asfalto dissestato in diversi punti, caratterizzata da lunghi rettilinei in cui quasi mai viene rispettato il limite di cinquanta orari.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Marzo 2024, 09:40
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