Consulta: «Sì a suicidio assistito in casi come Dj Fabo, legge indispensabile». Cappato: «Da oggi tutti più liberi»
Fine vita, 761 richieste in Italia per la «dolce morte» (e aumentano ogni anno)
Cei: «Sconcerto e preoccupazione». I vescovi italiani «esprimono il loro sconcerto e la loro distanza da quanto comunicato dalla Corte costituzionale. La preoccupazione maggiore è relativa soprattutto alla spinta culturale implicita che può derivarne per i soggetti sofferenti a ritenere che chiedere di porre fine alla propria esistenza sia una scelta di dignità. I vescovi confermano e rilanciano l'impegno di prossimità e di accompagnamento della Chiesa nei confronti di tutti i malati». Così la Cei commenta la sentenza sul fine vita della Consulta.
Gandolfini, leader del Family Day: «Contrasteremo in ogni modo una legge in Parlamento». «Faremo ogni contrasto possibile e immaginabile, a livello di partiti, di parlamento e società civile, affinché non si componga una legge. Faremo tutto il possibile perché non si arrivi a una legge che consenta l'eutanasia attiva». È quanto afferma all'Adnkronos Massimo Gandolfini, leader del Family Day, commentando la sentenza della Consulta.
«Dobbiamo coordinarci, fra tutte le associazioni cattoliche che si sono ritrovate l'11 settembre con la Cei, - conclude - per studiare la strategia migliore dal punto di vista politico, legislativo ma anche culturale.
Credo che la battaglia culturale contro le derive contro la vita sia fondamentale».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Settembre 2019, 21:30
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