Mattarella, solo 10 minuti per il suo discorso: "Mi auguro un'ampia partecipazione al voto, ho fiducia nei giovani"

Mattarella, solo 10 minuti per il suo discorso: "Mi auguro un'ampia partecipazione al voto, ho fiducia nei giovani"
«Settant'anni fa, nello stesso momento, entrava in vigore la Costituzione della Repubblica, con il suo patrimonio, di valori, di principi, di regole, che costituiscono la nostra casa comune, secondo la definizione di uno dei padri costituenti». Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricordando, nel corso del discorso di fine anno, la Costituzione italiana e riferendosi alle parole di Aldo Moro. Mattarella parla agli italiani dallo Studio alla Vetrata del Palazzo del Quirinale.

ore la Costituzione»«Settant'anni fa, nello stesso momento, entrava in vigore la Costituzione della Repubblica, con il suo patrimonio, di valori, di principi, di regole, che costituiscono la nostra casa comune, secondo la definizione di uno dei padri costituenti». Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricordando, nel corso del discorso di fine anno, la Costituzione italiana e riferendosi alle parole di Aldo Moro. Mattarella parla agli italiani dallo Studio alla Vetrata del Palazzo del Quirinale.

«Come sapete ho firmato il decreto che conclude questa legislatura del Parlamento e, il 4 marzo prossimo, voteremo per eleggere le nuove Camere. È stato importante rispettare il ritmo, fisiologico, di cinque anni, previsto dalla Costituzione».

Sui «valori, principi e regole» contenuti nella Costituzione italiana «si fonda, e si svolge, la nostra vita democratica. Al suo vertice, si colloca la sovranità popolare che si esprime, anzitutto, nelle libere elezioni».

«Insieme ad altri esiti positivi, andremo a votare con una nuova legge elettorale approvata dal Parlamento, omogenea per le due Camere». Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso del discorso di fine anno rimarcando, così, l'importanza di non andare alle urne con un sistema deciso dai giudici della Corte Costituzionale. Senza l'ok al Rosatellum la legge elettorale sarebbe infatti stata l'Italicum modificato dalla Consulta.

«Le elezioni aprono, come sempre, una pagina bianca: a scriverla saranno gli elettori e, successivamente, i partiti e il Parlamento. A loro sono affidate le nostre speranze e le nostre attese». 

«Mi auguro un'ampia partecipazione al voto e che nessuno rinunzi al diritto di concorrere a decidere le sorti del nostro Paese».

Come ogni 31 dicembre, il Presidente della Repubblica entra nelle case degli italiani per il consueto discorso di fine anno. Una tradizione che il Capo dello Stato Sergio Mattarella rispetta con estrema concisione. Dieci minuti di discorso, che pongono gli auguri di fine 2017 tra quelli più brevi della storia del Quirinale, con un linguaggio sobrio, diretto e molto caldo. Il primato del discorso augurale più lungo spetta ad Oscar Luigi Scalfaro: 4.912 parole, poco meno di tre quarti d'ora, nel 1997.

La palma d'oro degli auguri natalizi più brevi spetta invece a Luigi Einaudi: 148 parole nel 1950, neanche tre minuti. Lunghissimi i sermoni di Scalfaro nel '92, '93, '94, '95 e nel '98 , tutti abbondantemente oltre la mezz'ora, così come quello di Francesco Cossiga nel 1990 e di Sandro Pertini nel 1983, seduto davanti al camino e con la pipa in mano. Tra i dieci discorsi presidenziali di fine anno più lunghi si colloca anche quello di Giorgio Napolitano nel 2012, con 2601 parole. Sempre molto breve Luigi Einaudi: meno di tre minuti, a partire dal primo discorso di San Silvestro, nel 1949, ai primi vagiti della Repubblica. Poco prolissi anche Giovanni Gronchi e Giuseppe Saragat, di solito conciso Giovanni Leone, notoriamente mai più lungo di una ventina di minuti Carlo Azeglio Ciampi nei suoi auguri, sempre accompagnati dall'Inno di Mameli. Fino al messaggio tv di questa sera di Sergio Mattarella: 10 minuti e 5 secondi al cronometro
Ultimo aggiornamento: Domenica 31 Dicembre 2017, 20:53
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