Nel pomeriggio gira anche il nome Giovanni Minoli che Pd e FI (il primo più degli azzurri, che restano in attesa di vedere come evolve la trattativa) avrebbe intenzione di proporre in Vigilanza per mettere sotto scacco M5S e Lega visto che, per l'ok sono necessari i 2/3 della commissione. Ma è soprattutto la partita dei direttori di Rete e dei Tg a rallentare la trattativa. La Lega punta forte sul Tg1, sul quale, invece il M5S, da primo partito, non ha alcuna intenzione di cedere. Nel caso Salvini la spuntasse a guidare la rete ammiraglia potrebbero essere Gennaro Sangiuliano o Mario Giordano. Il M5S virerebbe invece su Peter Gomez o Milena Gabanelli, sebbene la disponibilità di quest'ultima sia tutta da verificare. La direzione del Tg2 è legata a quella del Tg1 mentre per il Tg3, che dovrebbe restare nell'orbita del centrosinistra, si fanno i nomi di Federica Sciarelli e Alberto Matano. «Stiamo scegliendo le persone migliori, sganciate dalle logiche dei partiti», assicura Salvini. «Noi valutiamo i profili, non mettiamo i compagni, gli fa eco Di Maio.
Le opposizioni, però, in Parlamento salgono in trincea e oggi il presidente della Vigilianza Alberto Barachini annuncia che chiederà l'audizione dei ministri Di Maio e Tria. »Chiederemo il rispetto delle regole«, avverte Barachini mentre il Pd parla di »ingerenza e abuso di potere«.
Venerdì, intanto, potrebbe essere anche il giorno dei vertici di Gse e Autorità per l'energia. Per la prima è quasi certa la scelta di Luca Dal Fabbro, voluto dal M5S, per l'Arera si starebbe valutando in una rosa di due-tre nomi. Entro il 31 luglio il governo dovrà infine trovare la quadra sull'ad di Fs, sulle quali M5S e Lega puntano entrambi forte. Il nome che circola, in queste ore, è quello di Maurizio Gentile, attuale direttore della Rete Ferroviaria. È un nome spinto dalla Lega su cui, però, il M5S frena essendo, tra l'altro, rinviato a giudizio per la strage di Pioltello.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Luglio 2018, 22:36
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