Il nome di Italo Balbo rimosso dagli aerei di Stato. Alemanno: «Una vergogna. Al pari di chi ha abbattuto le statue di Montanelli o Colombo»

L'ex sindaco di Roma dissente con forza dalla decisione presa dal Ministero della Difesa

Il nome di Italo Balbo rimosso dagli aerei di Stato. Alemanno: «Una vergogna. Al pari di chi ha abbattuto le statue di Montanelli o Colombo»

di Niccolò Dainelli

Gli aerei della flotta di Stato, secondo quanto indicato dal Ministero della Difesa, «torneranno a esibire, sulle proprie carlinghe, i soli emblemi della Forza Armata di appartenenza, le insegne della Repubblica e le sigle internazionali di riconoscimento. Rimosso quindi il nome di Italo Balbo e ogni altro riferimento che esuli dai requisiti d'identificazione richiesti in ambito internazionale». Ma la decisione presa fa discutere molto e Gianni Alemanno grida: «Vergogna!»

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Il nome di Italo Balbo sparisce da uno degli aerei della flotta di Stato, quelli usati da premier e ministri per i loro voli, per il trasporto di malati gravi e per missioni di pubblica utilità. La decisione è stata presa dal ministero della Difesa, dopo le polemiche che avevano portato anche ad un'interrogazione parlamentare al Governo da parte del segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Figura da sempre controversa, Balbo fu fascista della prima ora, tra i quadrumviri della Marcia su Roma, nominato ministro dell'Aeronautica da Benito Mussolini, 'eroe' della trasvolata sull'Atlantico e volto della propaganda del regime, con copertina sul 'Time', un monumento ed una via (Balbo drive) a lui dedicata a Chicago. 

Ma Balbo fu anche uno dei pochi gerarchi a prendere le distanze dalle leggi razziali e dall'alleanza con la Germania nazista. Quel nome verniciato su un airbus del 31/o Stormo dell'Aeronautica Militare che porta i rappresentanti dello Stato italiano in tutto il mondo ha fatto quindi storcere il naso a molti. Di «vergogna» aveva parlato senza mezzi termini, anche, Fratoianni, che ora si dice soddisfatto per il dietrofront della Difesa: si evita così «imbarazzo alle più alte cariche dello Stato e una figuraccia internazionale al nostro Paese.

Naturalmente - aggiunge - rimane la domanda sul perchè e su chi abbia pensato negli uffici delle nostre forze armate una decisione così sciocca». 

Ma non tutti la pensano come Fratoianni. Il primo a scagliarsi contro questa decisione presa dal Ministero della Difesa è stato l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che in un tweet ha espresso il suo dissenso. Aggiungendo anche che quanto accaduto «è una cosa vergognosa. Italo Balbo è stato uno dei fondatori dell'Aeronautica militare italiana. Per cui rimuovere il nome di Italo Balbo dagli aerei di Stato è veramente una cosa degna di chi ha abbattuto le statue di Montanelli o di Cristoforo Colombo». 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Marzo 2022, 21:11
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