Migranti, domani Salvini a Varsavia: caso Sea Watch e Sea Eye verso la soluzione
Sancire un patto sovranista in vista del voto di maggio e portare a casa un'intesa sulla politica di contrasto ai flussi dei migranti. Matteo Salvini sbarca domani a Varsavia con due obiettivi chiari, su cui la diplomazia della Lega è già al lavoro da settimane. In vista delle elezioni continentali, dopo i contatti con l'ungherese Orban, che ha però giurato fedeltà al fronte popolare, per Salvini il leader polacco di 'Diritto e Giustizia', l'ultranazionalista Jaroslav Kaczynski dovrebbe essere l'uomo dell'est Europa su cui puntare. L'anello mancante per avere, anche negli ex paesi del blocco sovietico, una sponda, in grado di dialogare con chi è già a pieno titolo nel cerchio magico del fronte identitario del Vecchio Continente, su cui lavora la Lega italiana. L'asse con Marine Le Pen non basta - è il ragionamento di Salvini - a sfondare in Europa, quindi il leader italiano punta a schierare una squadra d'attacco che comprenda anche Kaczynski, con lo svedese Akesson e l'olandese Wilders.
Se ci sarà feeling con il polacco, allora ci si potrebbe rivedere tutti a fine gennaio (o a febbraio) in Italia, per la convention sovranista europea su cui sta lavorando il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana, che non nasconde il suo impegno in vista del voto europeo.