Valentina Venturi
Dalle vestigia romane al Rinascimento, dal barocco alla street

Valentina Venturi
Dalle vestigia romane al Rinascimento, dal barocco alla street art: Roma è vero un melting pot culturale. La città è un museo diffuso di Urban Art, con interi quartieri rinvigoriti dalla bellezza di opere d'arte a cielo aperto, che dialogano con i passanti tramite i muri della città. Il crocevia di Via del Porto Fluviale da oggi si è arricchito dall'opera murale di Danilo Bucchi Paesaggio Sospettato (foto grande), 250 metri su carta da manifesto, in sei pannelli indipendenti abita un paesaggio ideale, intervallato da pennellate di rosso. Sempre sulla via da ottobre l'aria è più respirabile con Hunting Pollution, il murale cattura-smog più grande d'Europa, ideato da Federico Massa, alias Iena Cruz.
A San Valentino sul muro perimetrale esterno del Museo di Casal de' Pazzi è stato inaugurato Riflessi dello street artist Jerico: l'opera si snoda come fosse l'antico fiume che una volta scorreva dove oggi sorge il Museo e ricostruisce, in maniera visionaria, l'ambientazione naturalistica pre-esistente.
Il processo di arricchimento della città con l'arte urbana è in atto da anni, tanto che David Diavù Vecchiato ha dato vita nel 2010 a MURo (Museo di Urban Art di Roma), per offrire ai visitatori dei tour del museo all'aperto, mostrando la collezione di opere realizzate per le strade. Dalla collezione al Quadraro e Torpignattara, l'arte si è diffusa ovunque, dai 17 murales attorno al GRA chiamati GRAArt alle cinque scalinate Popstairs. Se si parla di arte a cielo aperto impossibile non citare Triumphs and Laments, il fregio di 550 metri realizzato nel 2016 dall'artista internazionale William Kentridge, noto per i disegni e le incisioni: ottanta figure alte dieci metri per un percorso mitologico sui generis. Degne di nota la grande lupa Jumping Wolf del belga Roa a Testaccio e l'uomo che beve un caffè immortalato dal duo Etam Cru a Tor Pignattara. A San Basilio dal 2015 c'è SanBa, progetto che si occupa di arte pubblica contemporanea, mentre a Tormarancia un intero quartiere è stato trasformato dall'intervento di venti artisti all'opera per 70 giorni.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Febbraio 2019, 05:01
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