In didattica mista 7 classi su 10 La scuola precipita nel delirio

In didattica mista 7 classi su 10 La scuola precipita nel delirio
Dieci giorni di scuola, dal rientro dopo il Natale, e circa 7 classi su 10 hanno già bisogno della didattica digitale. Alcune classi sono in didattica a distanza ma altre, la maggior parte, sono in didattica digitale integrata: vale a dire che una parte dei ragazzi è in aula e l'altra è a casa che segue da remoto. Si tratta dei ragazzi positivi o contatti stretti che, non potendo stare con i compagni, seguono la lezione attraverso un computer.
La stima arriva dal presidente dell'Associazione nazionale dei presidi: «In base a quanto riferitoci dai nostri colleghi, in Italia il 70% delle classi è in didattica digitale integrata. Su 400mila classi totali, dunque, 280mila sono in Ddi. Difficile dire quanti stanno a casa e quanti a scuola, aspettiamo i dati del ministero: so però che ci sono classi con appena sei alunni in presenza. Dunque la Ddi è una soluzione illusoria che tra l'altro non funziona».
Il problema di questo tipo di didattica ibrida sta nel fatto che non è pensata per l'online, come potrebbe essere la Dad, e di fatto non accontenta nessuno: né chi è in aula né chi segue da casa. Oltre al fatto che mette a dura prova la connessione della scuola dove, in tutte le classi, c'è un pc collegato. Oggi il ministro all'istruzione, Patrizio Bianchi, sarà in commissione alla Camera e darà i dati ufficiali raccolti dal ministero durante il monitoraggio.(L.Loi.)

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Gennaio 2022, 05:01
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