Flavia Scicchitano
Dai trasporti, ai rifiuti, agli uffici, alla sanità.

Flavia Scicchitano Dai trasporti, ai rifiuti, agli uffici, alla sanità.
Flavia Scicchitano
Dai trasporti, ai rifiuti, agli uffici, alla sanità. Roma si fermerà il 25 ottobre quando, in occasione dello sciopero generale, a incrociare le braccia saranno i lavoratori di tutte le 18 partecipate del Comune. Si preannuncia, dunque, un venerdì nero: l'agitazione coinvolgerà 30 mila addetti ai lavori, dipendenti di Atac e Ama, passando per Farmacap, Roma Metropolitane, Roma Multiservizi e Zètema.ù E a finire nel mirino saranno i romani: a rischio infatti il settore dei trasporti, raccolta dei rifiuti e scuole, asili nido, mense, pulizie, farmacie comunali e sportelli sociali. Dagli sportelli pubblici chiusi, ai rifiuti abbandonati in strada, alla mancanza di personale negli istituti scolastici, fino al trasporto pubblico, la capitale subirà una vera e propria paralisi.
In particolare le strade saranno congestionate, con forti rallentamenti alla circolazione e traffico in tilt. La protesta riguarderà, infatti, bus, tram, metropolitane, ferrovie Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo e Termini-Centocelle, oltre alle linee periferiche gestite dalla Roma Tpl. Lo sciopero, Lo sciopero, proclamato da Cgil Roma e Lazio, Cisl Roma e Rieti e Uil Roma e Lazio, all'indomani delle dimissioni in blocco del cda di Ama e dopo il profilarsi della messa in liquidazione di Roma Metropolitane, sarà di 24 ore e prevederà le consuete fasce di garanzia, fino alle 8,30 al mattino e dalle 17 alle 20 il pomeriggio. Motivo della protesta, spiegano i sindacati: il risanamento delle società partecipate, il miglioramento della qualità dei servizi e la salvaguardia di lavoratrici e lavoratori.
«Sarà una manifestazione contro l'amministrazione Raggi - ha spiegato il numero uno della Cgil locale Michele Azzola - Proveremo a far partecipare non solo i dipendenti delle partecipate ma anche i cittadini che hanno pessimi servizi. La città si fermerà per dire o c'è un cambio di passo o non si va avanti ed è il caso che questa amministrazione lasci il passo a qualcun'altro». L'appuntamento è per il 25 ottobre alle ore 10, in Piazza del Campidoglio.
Obiettivo: difendere i posti di lavoro e la democrazia è l'obiettivo dichiarato dai sindacati.
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Ottobre 2019, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA