Anonymous buca governo e ministeri

Anonymous buca governo e ministeri
Alessio Caprodossi
Un lunghissimo elenco di dati riservati e personali, come indirizzi mail, numeri di telefono, ordinanze di servizio delle questure ma anche buste paga e documenti di militari, poliziotti e marinai, sono finiti nelle mani di Anonymous. Gli hacker del collettivo italiano hanno sottratto centinaia di file relativi a ministeri e istituzioni nazionali ed europee. Nel materiale rubato figurano pure informazioni relative alla presenza odierna del premier Gentiloni a Bologna, ma anche le frequenze radio concesse all'Italia per le comunicazioni di sicurezza dello stesso premier in visita a Bruxelles il 19 e 20 ottobre scorsi. «Cittadini siamo lieti di annunciarvi che siamo in possesso di una lista di dati personali relativi al ministero dell'Interno e quello della Difesa, alla Marina Militare nonché di Palazzo Chigi e Parlamento Europeo», si legge nella nota diffusa online dagli attivisti, che poi attaccano lo Stato Italiano «colpevole di tradire gli uomini che hanno giurato di difenderlo».
La Polizia postale ha scoperto l'attacco informatico sabato scorso e specificato che i file provengono dalle caselle mail di un dipendente del ministero della Difesa e di un poliziotto, aggiungendo che non risultano al momento altre compromissioni nei sistemi informatici istituzionali. Non è la prima volta che Anonymous sferra offensive contro la Polizia, così come avvenuto con l'Expo di Milano e l'Agenzia del Farmaco ma, al di là dei documenti acquisiti, l'azione dimostra le lacune in tema di sicurezza informatica delle istituzioni italiane.
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Novembre 2017, 05:01