Francesca Binfarè
Conquistare il Fabrique da Calvairate. È la lunga

Francesca Binfarè
Conquistare il Fabrique da Calvairate. È la lunga e bella strada percorsa da Rkomi. Il rapper Mirko Martorana in arte Rkomi incassa a Milano un secco sold out (domani) e raddoppia la data del Dove gli occhi non arrivano tour (domenica biglietti 18 euro, ore 21), dal titolo dal suo album più recente, che occhieggia al pop ed è stato certificato disco di platino.
Biglietti esauriti per la prima data, domenica la seconda: se lo aspettava?
«No e nemmeno gli altri sold out in Italia, non è un fatto scontato. Mi piace molto avere due serate praticamente nel mio quartiere: via Calvairate, dove sono cresciuto, è dietro il Fabrique».
Canterà tutti i brani di Dove gli occhi non arrivano?
«Le canzoni di questo disco saranno il cuore del concerto, poi ci sarà tanto spazio per i vecchi progetti di cui abbiamo rivisitato le musiche insieme alla band. Senza stravolgerle però, voglio che il pubblico le riconosca anche se suoneranno più punk. Insomma il vecchio Rkomi si sente, sebbene il mio ultimo disco sia più colorato e pop».
Ci saranno ospiti, viste le collaborazioni presenti nell'album (tra cui Elisa e Jovanotti, ndr)?
«Tantissimi, divisi nelle due serate. Non faccio nomi perché non voglio che le persone si aspettino tutto quello che accadrà».
Ha annunciato uno show rinnovato: ci saranno altre novità?
«Oltre alla band con le coriste ci saranno delle soluzioni nelle luci davvero simpatiche. Ho lavorato tantissimo in sala prove per questo show. Ma tutto questo non è da spiegare, è da vedere».
Ha qualche ricordo particolare legato al Fabrique?
«Ho sentito qui per la prima volta un idolo come Liam Gallagher, uno degli artisti più stilosi del pianeta. Era da un po' che non suonava quindi era difficile sognarsi un suo concerto. Per lo meno, lo era allora per la mia testa di ragazzino. Al Fabrique ho visto anche Lewis Capaldi».
Apre una palestra a Calvairate?
«A febbraio. Si chiama Sit Hanuman. Non è una palestra classica: ci si potrà allenare alla muay thai, la boxe thailandese di cui sono appassionato. E poi yoga, guardare partite di calcio, accedere alla libreria e molto altro. Con soci e collaboratori voglio ridare al quartiere quello che ho ricevuto: si pagherà secondo le disponibilità di ognuno, così potrà allenarsi anche chi è in difficoltà economiche come lo ero io tre o quattro anni fa».
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Gennaio 2020, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA