Raggi, la settimana più lunga. Tregua
col Vaticano, la solidarietà di Renzi e Orfini

Raggi, la settimana più lunga. Tregua col Vaticano, la solidarietà di Renzi e Orfini

di Alessandra Severini
Non sarà una settimana facile quella che si apre oggi per Virginia Raggi. La sindaca deve sciogliere il delicato nodo della nomina dell'assessore al Bilancio, mentre si attendono novità dall'inchiesta della procura che coinvolge l'assessore all'Ambiente Muraro.

Raggi ha provato a recuperare un po' di serenità dopo le feroci polemiche dei giorni scorsi, concedendosi un week end lontano dagli impegni ufficiali e vicino alla famiglia. Ma da casa, Raggi ha continuato a pensare alla decisione più urgente: trovare il nome a cui assegnare la scottante poltrona di assessore al Bilancio. Una decina i nomi al vaglio del Campidoglio fra ci in pole quelli di Daniela Morgante (già assessore nella giunta Marino) e degli economisti Antonio Carmine Lacetra, Alessandro Pantoni, Saverio Canepa, Massimo Zaccardelli, Nino Galloni. Smentita invece dallo stesso interessato la nomina di Antonio Di Pietro.

Intanto dal Vaticano arrivano toni più concilianti. Mons. Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, riconosce la complessità dei problemi della Capitale e chiede di «lasciare alla Raggi il tempo di lavorare». La stessa richiesta che fa il premier Renzi ai suoi, chiedendo di abbandonare gli attacchi alla sindaca e al M5s, per dimostrare «che noi siamo diversi da chi pensa che la politica sia guerra nel fango».

Nella giornata di festa le polemiche si concentrano sui social sulle foto pubblicate dal quotidiano La Repubblica che ritraggono la sindaca con le buste della spesa in mano insieme alla sua scorta. Lo spirito anti casta' del Movimento per molti utenti verrebbe ancora una volta tradito dalla presenza degli uomini della sicurezza mentre va al supermercato. Lo stesso Beppe Grillo qualche anno fa disse: «I politici non devono girare con la scorta. Di cosa hanno paura?».



Un po' di imbarazzo nel Movimento c'è, ma poi è il Campidoglio a spiegare che la sindaca Raggi non ha la cosiddetta scorta, ma un servizio di tutela disposto dalla questura di Roma poiché «è stata più volte pedinata, di giorno e di notte», nei suoi spostamenti privati. Un po' a sorpresa la difende il presidente del Pd Matteo Orfini che su facebook scrive: «Spero che i compagni di partito della Raggi se ne rendano conto ora. Nessuno decide di avere la scorta, ti viene assegnata perchè evidentemente c'è un rischio per la tua persona».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Settembre 2016, 09:06
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