Suicidi a Regina Coeli, il sindacato di polizia:
"Un solo agente di guardia nella settima sezione"

Suicidi a Regina Coeli, il sindacato di polizia: ​"Un solo agente di guardia nella settima sezione"
«A Regina Coeli, come in moltissime carceri italiane, c'è un grave problema di sotto organico. In tutto il carcere ieri sera c'erano non più di 10-15 agenti di guardia, mentre nella settima sezione ce n'era solo uno».





Queste le dichiarazioni di Leo Beneduci, il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp, che rilancia l'allarme sugli istituti detentivi italiani: «In questo periodo si sommano una serie di concause: il sotto organico, le ferie, la presenza insufficiente di psicologi per l'assistenza dei detenuti. Regina Coeli è un carcere ormai vecchio, inadeguato. In questo quadro, un altro fattore da non sottovalutare è quello del caldo, che va ad aggiungersi a una situazione già di per se complessa e può esacerbare situazioni di forte pressione dei detenuti. La gestione dei soggetti accusati di reati così gravi è molto complessa».



Entrambi i detenuti che si sono tolti la vita a poche ore di distanza l'uno dall'altro erano accusati di omicidio. «Il ministro della Giustizia Orlando - conclude Beneduci - ha convocato per il pomeriggio di oggi, 21 luglio, i sindacati per riferire le risultanze degli Stati generali dell'esecuzione penale, un'iniziativa avviata dal ministero per un confronto sulle carceri tra tutti i soggetti coinvolti. Ma noi, come Osapp, non ci saremo, perchè riteniamo che sotto Orlando si sia indebolito e impoverito il Dap e la polizia penitenziaria».
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Luglio 2015, 08:04
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