Stadio della Roma, dubbi su sicurezza e metro:
rinviato il giudizio della commissione
di Franco Pasqualetti
Troppi i nodi da sciogliere e i punti poco chiari.
L'ultimo, in ordine di tempo, riguarda proprio i trasporti: il prolungamento della metro B - chiesto come conditio sine qua non dal Campidoglio - non rispetterebbe i parametri di sicurezza previsti per legge.
Di cosa si tratta? «La diramazione della B a Tor di Valle - scrivono nel dossier i soggetti realizzatori - è in deroga alla normativa tra cui la fascia di rispetto». Si tratta di una fascia di sicurezza, da una misura minima di 6 metri fino ai 30, necessaria a garantire la sicurezza e la regolarità dell'esercizio delle ferrovie: in alcuni tratti, però, il prolungamento passerebbe a tre metri dalle abitazioni. Tradotto: la metro B non può arrivare a Tor di Valle.
E allora cosa accade? Il Sindaco ha chiaramente affermato a più riprese che, senza la metro, non si fa lo Stadio. Ma la metro non si può fare con questo progetto e queste norme (che non sono soggette a deroga). La Commissione ha espresso forte scetticismo sul fronte trasporti indicando anche soluzioni alternative alla metro (come il raddoppio della Roma-Lido) che, al momento, però, non sono state prese in considerazione dall'Amministrazione.
Altro punto cruciale è il rischio esondazione del Tevere: L'unica zona a rischio e' quella circoscritta al fosso di Valleranello, «che verrà innalzato». Ma quella della tracimazione del fiume insieme alle cubature piu' o meno eccessive, e' stato il vero nodo del contendere e che ha suscitato le maggiori obiezioni tra alcuni consiglieri e le varie associazioni presenti, in particolar modo Legambiente e Italia nostra. Insomma, se la Roma vola il progetto stadio ancora non decolla, anzi scivola intoppo dopo intoppo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Ottobre 2014, 12:07
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