Nidi e scuole materne, la rivolta delle maestre
prosegue: anche domani bimbi a casa
di Lorena Loiacono
Oggi intanto in Campidoglio proseguono le trattative e fuori i cortei di protesta. Un anno davvero difficile, quello in corso, per le scuole comunali: l'atto unilaterale siglato dal Campidoglio ha scatenato le proteste del personale addetto ai servizi educativi che, di tutta risposta, sciopera chiudendo i battenti delle scuole.
Con buona pace delle famiglie: o perdono le giornate di lavoro o si rivolgono a nonni e babysitter, pur continuando a pagare le rette scolastiche. Domani il blocco per l'intera giornata è indetto dall'Usb contro «la mancata sostituzione del personale assente con grave rischio della sicurezza dei bambini e il continuo sforamento del rapporto educatrice – bambino come previsto nei regolamenti dei nidi comunali. Si tratta di un avvio unilaterale di una riforma dei modelli organizzativi utili solo ad esigenze di cassa».
Oggi è previsto un tavolo di trattativa, alle 17, tra il Comune e i sindacati che potrebbe portare a una soluzione: «Speriamo in una soluzione positiva – spiega Caterina Fida Usb – in cui vengano accolte le richieste delle educatrici: solo in questo caso lo sciopero potrebbe saltare. Ma non siamo molto ottimisti e saremo in corteo alle 15 dalla Bocca della Verità fino in Campidoglio».
Un nuovo sciopero è stato indetto anche da Cgil e Cisl per il 27 maggio. Nonostante il caos, sono molte le famiglie che restano al fianco delle maestre organizzando sit-in e flash mob come quello che domani sera, alle 20.15, colorerà la Scalinata di Trinità dei Monti: mamme, papà, bimbi ed educatrici si incontreranno vestiti con magliette variopinte portando con sé taniche di plastica e palette di legno. Ritmo e protesta dai nidi al Centro di Roma.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Maggio 2015, 09:09
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