Asili, tornano gli scioperi a raffica: oggi mense
a rischio. Le date indette dai sindacati

Asili, tornano gli scioperi a raffica: oggi mense ​a rischio. Le date indette dai sindacati

di Lorena Loiacono
Uno sciopero dietro l'altro e per i nidi di Roma esplode il caos. Non si placano le proteste delle educatrici degli asili nido comunali in lotta da mesi contro l'atto unilaterale varato dal Campidoglio che rivoluziona l'organizzazione del personale con le supplenze ridotte al minimo.





Ogni giorno nelle strutture educative fioccano fuori-rapporto ad alto rischio: vale a dire che per due maestre possono esserci in classe anche 20, 22 bambini. Accade soprattutto nell'orario di uscita quando il controllo invece dovrebbe essere più forte. Tra parte dei sindacati e il Campidoglio era stato trovato un accordo per sospendere la nuova organizzazione almeno fino a settembre ed avere così il tempo di sistemarne le criticità. Poi, a seguito di un referendum tra i lavoratori, l'accordo è saltato. E nei nidi è di nuovo caos.



Tra le polemiche, il prefetto ha anche convocato le parti per un tentativo di conciliazione andato poi a vuoto. E allora arriva una raffica di scioperi. A cominciare dalla giornata di oggi che vede in protesta i lavoratori della Multiservizi: si tratta del personale impegnato nelle pulizie come nella mensa.

A rischio infatti i pasti in molte strutture «anche se - assicurano nei nidi - sarà garantito il servizio minimo».

Martedì prossimo, 12 maggio, sarà la volta delle educatrici dell'Usb che ha indetto una giornata di sciopero per l'intero turno: «L'aumento dei carichi di lavoro sul personale di ruolo – denuncia Caterina Fida, Usb - provoca a cascata la perdita del posto per centinaia di lavoratrici precarie. La drammaticità del contesto in cui si vive dal punto di vista educativo o della sicurezza dei bambini non ci permette più di aspettare».



Ma non è tutto. I sindacati Cgil e Cisl, convocati dal Prefetto con il Campidoglio, non hanno trovato un accordo e hanno indetto un nuovo sciopero per il 27 maggio: «non è garantita la qualità del servizio – denuncia Giancarlo Cosentino Cisl Fp - e la sicurezza dei lavoratori e dei bambini. Siamo addirittura in carenza di personale ausiliario: tante strutture non sono adeguatamente vigilate. Per questo la vertenza continua e lo stato di agitazione non sarà ritirato. In ballo c'è il futuro di circa 9.000 lavoratrici ed il benessere delle bambine e dei bambini della nostra città».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Maggio 2015, 10:14
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