Scambio embrioni al Pertini, riapre
il reparto. Zingaretti: nuove misure di sicurezza

Scambio embrioni al Pertini, dopo 6 mesi riapre il reparto

di Giulia Parini
Dopo lo scandalo, la rinascita. Riapre i battenti il centro per la procreazione medicalmente assistita dell'ospedale Sandro Pertini dove, sei mesi fa, uno scambio di embrioni gettò nel caos 4 coppie e con loro l'intera struttura. Ma ora il reparto, dopo la messa in sicurezza e l'adeguamento alla normativa sulla privacy, riprende la sua attività. Che, sottolinea la Asl, sarà «sicura al 100%».





Le coppie infatti saranno seguite tramite un codice a barre, foto di riconoscimento e tutta la tecnologie necessaria per scongiurare un altro terribile errore: allarmi, revisione e tracciabilità di orari, dati e accessi. Che saranno permessi ad un massimo di tre coppie per volta. A spiegare l'iter che dovranno seguire i pazienti, il direttore generale della Asl Roma B Vitaliano De Salazar: «La coppia viene accolta in una stanza di accettazione dove viene fatto un documento con fotografia e un codice a barre. Da questo momento c'è la chiamata verbale, il riconoscimento da foto e anche il codice colore. Poi si fanno le varie visite e si passa alla fase del laboratorio. Qui diventa impossibile sbagliare perché c'è sempre la rintracciabilità informatica: se uomini e donne vengono accoppiati male, non c'è il match e scatta un semaforo rosso e la procedura si impalla. Per sbloccarla servono due persone, non ne basta una. Queste innovazioni tecnologiche ci hanno permesso di arrivare a un grado di sicurezza del 100 per cento».



Una riapertura importante per un centro che, nel 2013, ha eseguito 407 cicli con tecniche di inseminazione intra-uterina, che hanno generato una gravidanze nell'8% dei casi, e 255 cicli di fecondazione in vitro con Embryo Transfert con una gravidanza nel 36,5% dei pazienti sotto i 35 anni, 40% tra i 35 e i 38 anni, 25% da 38 a 40 anni e 2% oltre i 40. Soddisfatto anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: «A 10 anni dall'approvazione della legge sulla procreazione medicalmente assistita, oggi possiamo dire che, entro dicembre, i centri operativi per la fecondazione assistita saranno 21: 7 pubblici e il resto privati, due dei quali a Sora e a Frosinone. Gli standard avanzati di sicurezza adottati dall'ospedale Sandro Pertini, saranno richiesti a tutti i 21 centri che verranno accreditati, da una platea di 48 registrati all'Istituto superiore di sanità».
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Novembre 2014, 08:33