Roma, ecco le 'Salvinarie': Bertolaso
non piace, spunta l'idea Irene Pivetti

Roma, ecco le 'Salvinarie': Bertolaso non piace, spunta l'idea Irene Pivetti
Il candidato della Lega a sindaco di Roma sarà svelato oggi dal segretario Matteo Salvini, ma il nome sarà quello deciso dai romani. Dopo il dietrofront su Guido Bertolaso (in origine proposto per il centrodestra da Fi, FdI, Lega), il leader del Carroccio ha avviato le "primarie leghiste" per scovare il miglior concorrente al Campidoglio e, soprattutto, per sondare il gradimento sull’ex capo della Protezione civile. Ieri e sabato, nei 41 gazebo allestiti in tutti i municipi, i romani hanno indicato la propria preferenza tra Guido Bertolaso, Alfio Marchini, Francesco Storace, Fabio Rampelli e, a sorpresa, Irene Pivetti. 

«Oltre 10 mila romani hanno votato ai nostri gazebo - ha commentato Salvini -. Calcolando che i 5Stelle hanno scelto il loro candidato con 4 mila votanti, è un risultato non da poco». Tra i banchi di “Noi con Salvini”, a cui hanno votato anche Francesco Storace e Alfio Marchini, una cosa è certa: Bertolaso a Roma non lo vogliono. “Perché è un uomo di Berlusconi”, “Perché ha difeso i rom”, “Perché è stato scelto dall’alto”. Invece desta clamore il ritorno in campo dell’ex presidente della Camera: «Sono pronta, se ci sono le condizioni - ha detto Pivetti -. Bertolaso non è vincente, non lo avrei candidato». 

Il centrodestra rischia quindi di arrivare alle urne sempre più diviso. La decisione di fare le primarie non è andata giù al capogruppo di Fdi, Fabio Rampelli: «Ho chiesto di togliere il mio nome da quelle schede. Non possono esibirlo a mia insaputa». E la spaccatura tra Salvini e Bertolaso, deciso a restare in campo comunque vada, si fa sempre più dura: «Io vado avanti come una ruspa - ha detto -. Dobbiamo risolvere i problemi di Roma non della Lega». 

Non sono mancati neanche momenti di tensione. Sabato mattina a Tor Pignattara i militanti di “Noi con Salvini” sono stati aggrediti da un gruppo di persone. Nel pomeriggio, in via Tuscolana, il gazebo è stato bersaglio di un lancio di uova. Nell’ambito dei controlli a tutela delle iniziative elettorali le forze dell’ordine hanno denunciato quattro giovani, tutti italiani, tra i 28 e i 35 anni, per possesso di armi improprie. Nell’auto, vista più volte transitare vicino a un gazebo, sono stati trovati e sequestrati un grosso bastone e un osso animale a forma di clava. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Febbraio 2016, 09:38
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