Roma, arrestate due donne dei Casamonica:
"Minacce con l'acido alla cognata e al bimbo"

Roma, arrestate due donne dei Casamonica: ​"Minacce alla cognata e al bimbo con acido e coltello"

di Angela Camuso
Terribile storia di violenza familiare all'interno del clan Casamonica. Due sorelle di uno degli esponenti del gruppo, Antonietta e Liliana Casamonica, arrestate ieri dalle forze del'ordine, hanno segregato l'ex cognata e i suoi tre figli di 3, 8 e 11

anni, dopo aver costretto la poveretta, con la violenza e la minaccia di sfregiarla con l'acido e portarle via i figli, ad abbandonare la propria abitazione.



La malcapitata è un'incensurata, separata di fatto dal fratello delle aguzzine, Massimiliano Casamonica, attualmente detenuto per droga e ora indagato perché sospettato di essere il mandante del sequestro. La donna è stata tenuta in stato di prigionia nella casa delle due sorelle, in una casa alla Romanina, per ben cinque mesi.



Privata del cellulare e di qualsiasi contatto con l'esterno, la vittima di questa inaudita violenza ha vissuto in stato di schiavitù insieme ai bambini dal maggio scorso a oggi. Ai piccoli è stato impedito persino di andare a scuola, per far sì che non facessero trapelare nulla di quanto stava accadendo alla loro madre.



Fortunatamente l'ostaggio, alcuni giorni fa, è riuscito ad approfittare di un momento di distrazione delle sue carceriere e a scappare. Immediatamente ha sporto denuncia e così sono partite le indagini, delicatissime, visto il concreto pericolo che correvano i bambini, in mano a persone evidentemente senza scrupoli. «Le indagini - spiegano gli investigatori - hanno appurato senza dubbio la responsabilità delle due sorelle, prevaricatrici e violente». E' stato il gip di Roma, su richiesta della procura, a emettere nei confronti delle due donne un'ordinanza di custodia cautelare, motivata dal pericolo di reiterazione del reato e dalla pericolosità sociale delle carceriere, sia nei confronti della loro cognata sia dei bambini.



I reati di cui dovranno rispondere sono sequestro di persona, violenza privata, lesione personale aggravata e ingiuria, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Procura. Indagini sono in corso per inchiodare anche Massimiliano Casamonica alle sue preesunte responsabilità nell'assurda vicenda, mentre la vittima coi suoi figli ora si trovano in una località protetta.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Ottobre 2014, 11:21
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