Roma, ricatta una donna con le foto hard
che gli aveva inviato: denunciato -Video

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di Silvia Mancinelli
Ha sedotto la vittima dopo averle chiesto l'amicizia su facebook. Lo scambio di parole dolci prima, qualche confidenza un po' più spinta poi, fino all'invio su whatsapp di foto provocanti per accendere la conversazione.


Così un 48enne siciliano – già noto alla giustizia per una sfilza di precedenti – ha tentato di estorcere soldi ad una donna romana. Gli scatti hard e il contenuto delle conversazioni piccanti sarebbero stati pubblicati sul social network se la vittima, professionista apprezzata, non avesse pagato 200euro all'amante interessato. Continue e pressanti le richieste di denaro, al punto da convincere la donna a mettere da parte la propria vergogna e a chiedere aiuto agli agenti della Polizia Postale che lo hanno denunciato per estorsione sessuale.

L'uomo – rintracciato grazie alle tracce informatiche lasciate, custodiva nel telefonino le conversazioni e le foto oggetto del ricatto. Tutto sequestrato insieme alla carta postepay sulla quale la donna avrebbe dovuto versare la somma richiesta. “Sextortion”, letteralmente estorsione sessuale, è un fenomeno molto conosciuto dalla Postale.
Le vittime sono prevalentemente uomini ma negli ultimi tempi anche donne: persone sole o sposate, ma anche ragazzi e ragazze minorenni, di tutte le fasce sociali.

Generalmente il primo contatto ha luogo in chat, su un social network qualsiasi. Il truffatore crea un profilo falso con un'immagine del profilo particolarmente avvenente e chiede l'amicizia alla vittima. Una volta accettata inizia la conversazione che si sposta poi su Skype per una video chiamata, laddove non si limiti invece allo scambio di foto.
Nel frattempo la conversazione si fa intima, il ricattatore sale di livello, inviando un suo video hard, così da far capire le intenzioni. Quando anche la vittima si spoglia, inconsapevole di essere ripresa in un video, scatta l'estorsione con la minaccia di pubblicare tutto sul web.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Febbraio 2016, 08:42
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