Protesta Atac, anche i medici sotto accusa
per il rilascio 'facile' dei certificati

Protesta Atac, anche i medici sotto accusa ​per il rilascio 'facile' dei certificati

di Lorena Loiacono
Non solo passeggeri infuriati, ora la protesta dei macchinisti della metro fa litigare anche l'Atac con i medici di famiglia.





Lo sciopero bianco, che dal 1 luglio sta bloccando il servizio di trasporto pubblico, è in protesta con i nuovi orari proposti dal Campidoglio e si basa sull'applicazione alla lettera del contratto: i macchinisti, di fronte al primo problema, bloccano il mezzo. La corsa salta e i passeggeri restano alla fermata con attese infinite, nella ressa delle banchine in piena afa estiva.



In attesa di un accordo a giorni, sono partiti i controlli da parte dell'Atac, per verificare il comportamento dei macchinisti e sono partiti 10 provvedimenti disciplinari. Ora è il momento delle verifiche delle malattie, proprio come avvenne per la notte di Capodanno quando Roma si ritrovò senza vigili urbani in strada ma con una pioggia di certificati medici.



E Atac chiama in causa i camici bianchi che, questa volta, proprio non ci stanno: «Non siamo gli unici a rilasciare certificati». L'ufficio risorse umane di Atac ha infatti chiesto alle Asl di avvisare i medici di famiglia delle verifiche in corso in Procura. “L'azienda in presenza di fenomeni di malattia anomali provvederà ad inoltrare all'autorità giudiziaria i nominativi di tutti i dipendenti che si denunceranno malati e del medico curante per i dovuti approfondimenti”.



Immediata la replica del segretario provinciale della Fimmg, Pier Luigi Bartoletti: «Chiedo di rettificare la comunicazione: la certificazione di malattia non è obbligo esclusivo dei medici di famiglia ma, su richiesta del paziente, è obbligo di tutti i medici, pubblici e privati. Spesso viene impropriamente richiesto al medico di famiglia di convalidare o peggio di trasmettere per via telematica certificazioni effettuati da altri medici per via cartacea. Da sempre sollecitiamo i nostri iscritti alla massima professionalità salvaguardando, comunque, il diritto alla certificazione di malattia per chi ne ha necessità».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Luglio 2015, 09:16
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