Panzironi rivela: "Soldi da Buzzi, me lo presentò Alemanno"

Panzironi rivela: "Soldi da Buzzi, me lo presentò Alemanno"

di Davide Manlio Ruffolo
«Quando ero segretario di Nuova Italia, l’ex assessore comunale Marco Visconti e Gianni Alemanno mi comunicarono che Salvatore Buzzi voleva versare un contributo di 400mila euro per le rispettive campagne elettorali e come sostegno alla stessa fondazione». È iniziata così la testimonianza dell’ex ad di Ama Franco Panzironi, andata in scena ieri nell’aula bunker di Rebibbia, nel corso del maxi processo su Mafia Capitale in cui l’uomo è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso e corruzione.

«Successivamente circa 200mila euro vennero portati nei locali della Fondazione, in contanti e a più riprese, che Visconti o chi per lui ritirarono», ha proseguito l’ex amministratore delegato, sostanzialmente confermando quanto già emerso nel corso dell’inchiesta. Denaro che, secondo quanto dichiarato in aula dall’ex ad della municipalizzata romana dei rifiuti, «veniva consegnato in una cartellina rossa rigida all’interno della quale c’erano le buste con i contanti». La lunga audizione è poi proseguita con domande sui suoi rapporti con il ras delle cooperative Salvatore Buzzi. Secondo quanto dichiarato da Panzironi: quest’ultimo «mi fu presentato da Alemanno ad agosto del 2010 quando l’ex sindaco della Capitale mi convocò, entrai nella stanza e lì c’era Buzzi».

Non solo, secondo quanto riferito in aula, «Alemanno mi disse che si conoscevano da tanto tempo perché erano stati insieme in carcere a Regina Coeli». Sulla vicenda è intervenuto l’allora primo cittadino di Roma, recentemente eletto a segretario del Movimento Nazionale per la Sovranità, dichiarando: «La testimonianza di oggi di Franco Panzironi al processo di Mafia Capitale è la ripetizione di vecchie menzogne prive di ogni fondamento. Non so cosa lo spinga ad inventarsi queste fantasie, probabilmente il desiderio di scaricare su altri le accuse che gli vengono mosse dai pm. Il processo che è in corso alla II Sezione del Tribunale di Roma, processo ormai completamente separato da quello di Mafia Capitale, sarà la sede in cui io risponderò ad ogni accusa dimostrando la mia completa innocenza».
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Febbraio 2017, 10:01
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