Mafia Capitale, Odevaine patteggia 32 mesi e il pagamento di 250mila euro di 'mazzette'
di Davide Manlio Ruffolo
La richiesta, formulata dal legale Luca Petrucci, aveva già ricevuto il parere favorevole da parte della Procura di Roma e, ieri, ha avuto il definitivo via libera dal gup Claudio Carini. L’accordo prevede anche il pagamento di 250 mila euro, pari cioè all’importo contestatogli per l’episodio di corruzione, che Odevane ha già inserito in un libretto messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. La vicenda per la quale si è scritta oggi la parola fine, è quella relativa agli appalti per la gestione del Centro assistenza richiedenti asilo di Mineo, in provincia di Catania. Uno dei tanti rivoli della maxi inchiesta denominata “Mondo di Mezzo” in cui, oltre all’ex componente del Tavolo del coordinamento sugli immigrati, sono finiti sotto processo anche 4 ex dirigenti della coop La Cascina.
Proprio quest’ultimi, lo scorso 7 gennaio e nell’ambito del medesimo procedimento sulle tangenti per il cara di Mineo, avevano optato per il patteggiamento. Per Francesco Ferrara era stata concordata una pena a 2 anni e 8 mesi mentre per gli altri 3 manager, Domenico Cammisa, Salvatore Menolascina e Carmelo Parabita, l’accordo era stato per 2 anni e 6 mesi. Per Luca Odevaine, però, i guai giudiziari potrebbero non essere finiti. L’ex capo di gabinetto del sindaco Veltroni, infatti, risulta ancora imputato nel maxi processo su Mafia Capitale, tutt’ora in corso nell’aula bunker di Rebibbia, in relazione ad un episodio di corruzione che vede coinvolto anche Salvatore Buzzi, considerato il ras delle cooperative nonché braccio destro del presunto boss Massimo Carminati.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Novembre 2016, 10:06
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