Mafia Capitale, la talpa di Buzzi era
un carabiniere in servizio al Quirinale
di Davide Manlio Ruffolo
“Caro Salvatore sto uscendo ora dal tribunale. Sono stati depositati per l'archiviazione tutti i fascicoli inerenti la situazione che ben conosci. Siamo grandi, anzi grandissimi. Sono stra felice per quello che sono riuscito a fare. Un forte abbraccio”. Questo l'sms, del 24 luglio scorso, inviato da De Pascali a Salvatore Buzzi. Dagli oltre 50 i contatti telefonici intercettati, scrivono gli agenti, emergerebbe come Buzzi utilizzasse De Pascali “per acquisire informazioni di natura giudiziaria e favori di vario genere”. A farli incontrare, emerge dagli atti, l'amico comune, Giovanni Tinozzi, direttore di un ristorante di via Veneto. Lo dice lo stesso Buzzi che, intercettato, raccontava: “Gianni è un amico mio del paese, che mi ha messo in contatto con uno del Quirinale che mi sta a fa...”. Quello di cui si sarebbe dovuto interessare l'appuntato scelto, riportano gli atti dell'inchiesta, erano “informazioni relative alla gara per la gestione triennale 2013/2016 del Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Castelnuovo di Porto, procedura pubblica alla quale stava partecipando la Eriches29 di Buzzi”. Il 24 settembre 2013, De Pascali telefona a Buzzi per dirgli che a breve gli avrebbero dato “il seguito alla... diciamo all'appalto che avete vinto. Te lo volevo dire, speravo di anticipare la chiamata perché l'ho saputo, questa mattina, e quindi ero qui a studio, ho detto fammelo chiamare a Salvatore, speriamo non l'abbiano ancora chiamato, così se non altro gli anticipo la notizia”. Buzzi è raggiante: “noi ci siamo conosciuti da poco ma è inutile dirti che qualsiasi cosa di cui possa aver bisogno, basta che me lo dici”.
Passano 4 giorni e sul cellulare di Buzzi compare un sms di De Pascali “settimana prossima, champagne e ostriche. Ho avuto, ripeto, non c'era bisogno perché la persona che avevo interessato era di primissimo livello e non mi raccontano cazzate e, oggi, mi ha confermato. Guarda sono preoccupato perché ancora non è arrivato nulla e lui mi ha detto, testuali parole, Giampaolo non c'è problema perché l'ho vista io la firma e loro lo dovrebbero ricevere a giorni”. Il 30 settembre, poi, Buzzi scrive all'appuntato “abbiamo vinto”. Interessante anche l'intercettazione dell'estate del 2014 in cui l'appuntato chiede a Buzzi “da quando ci sono io ci sono mai stati problemi?” e Buzzi risponde “oh ma lo sai che la GdF ha concluso l'ispezione non ha trovato nulla, c'ha fatto i complimenti”. E De Pascali chiude sibillino “e secondo te, perché...?”.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Giugno 2015, 09:45
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