Il prefetto: "Migranti? Le tende non sono una
soluzione, basta roghi di rifiuti nei campi rom"

Il prefetto: "Migranti? Le tende non sono una ​soluzione, basta roghi di rifiuti nei campi rom"

di Flavia Scicchitano, Lorena Loiacono
«Le tende non sono una soluzione». Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, parla a pochi giorni dall'allestimento del campo di emergenza per profughi al Tiburtino.





La tendopoli allestita da Croce Rossa e Campidoglio per le centinaia di migranti riversati nella zona ospita ogni notte 150 persone, fornisce pasti, servizi igienici e visite mediche. Ma i locali della struttura definitiva di via Masaniello non sono ancora pronti e, in previsione di nuovi sbarchi, il rischio del proliferare di tendopoli è concreto.



«Sono contrario a queste soluzioni - ha spiegato Gabrielli - la vicenda della Tiburtina è temporanea perché la struttura che è stata individuata è in muratura. Roma ha un doppio stress: uno deriva dai numeri che l'hanno interessata, l'altro dagli esiti dell'inchiesta Mafia Capitale che ha scoperchiato un'illegalità diffusa con effetti sulla cooperazione sociale: oggi ci sono grossi problemi per trovare interlocutori credibili e dare risposte che non possiamo rimandare».



Ma dalla prefettura è in arrivo un nuovo bando per le strutture per i richiedenti asilo: «Il bando di febbraio è andato deserto perché a fronte di 3.185 posti richiesti siamo riconosciuti a coprirne poco più di 850 - ha detto - Ne proporremo un altro ma le risposte dovranno arrivare da soggetti in grado, anche per vicende giudiziarie, di essere titolari di questo servizio».



E intanto a Tiburtina la situazione resta critica. Diversi immigrati continuano a dormire in strada e tra i residenti infiamma la polemica. Ieri mattina in via Masaniello e vicino alla tendopoli sono comparsi manifesti di protesta firmati dal Comitato spontaneo piazza delle Crociate contro il nuovo centro di accoglienza.



"BASTA ROGHI DI RIFIUTI NEI CAMPI ROM" (di Lorena Loiacono) Non si sono spente le polemiche legate all'incendio divampato all'interno del campo rom La Barbuta, a Ciampino: ieri nel campo nomadi è arrivato il prefetto Franco Gabrielli, per un vertice con le forze di polizia e il Comune. Un'emergenza che domenica ha tenuto impegnati i vigili del fuoco per ben 7 ore per sedare le fiamme alte, mentre una colonna nera di fumo era visibile dalla via Tuscolana.

L'ennesimo rogo di rifiuti all’interno del campo ha messo in difficoltà anche il vicinissimo aeroporto Pastine che ha subito ritardi sui voli. E così ieri il prefetto Gabrielli ha incontrato il sindaco Giovanni Terzulli e gli organi di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili Urbani. Il prefetto ha inoltre visitato il campo ed ha riscontrato tutte le criticità che possono mettere a rischio la popolazione: «Il Prefetto – hanno spiegato dal Comune di Ciampino - si è impegnato ad adottare le misure necessarie affinché dal campo nomadi vengano quanto prima rimossi tutti i rifiuti accumulatisi nel tempo, bonificando il territorio e ripristinando un presidio fisso di vigilanza». Non solo nomadi, il comune di Ciampino è tornato all’attacco anche sul discorso relativo all'aeroporto. Una battaglia che ha radici lontane, contro l'aumento dei voli e il conseguente inquinamento acustico e ambientale per la città.
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Giugno 2015, 07:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA