Gabrielli: "I campi rom terra di nessuno".
Salvini: "Con noi spariranno"

Gabrielli: "I campi rom terra di nessuno". Salvini: "Con noi spariranno"

di Paola Lo Mele
Non solo terreno di scontro della campagna elettorale. I campi rom della Capitale finiscono sotto i riflettori anche della Prefettura. A lanciare l’sos, durante la seduta sulla sicurezza della Camera di Commercio di Roma, è stato il prefetto Franco Gabrielli in persona.

«Dalla fine della giunta Alemanno il Comune non ha speso un soldo perché non li aveva - ha detto -. La giunta Alemanno li ha spesi non perché era più sensibile ma perché c’era l'emergenza. Quindi questi campi non sono stati più governati, sono diventati terra di nessuno, di roghi tossici e di rovistaggio che è esploso in maniera esponenziale. Io credo che questo sia un tema reale, che incide sulla vita dei cittadini, anche perché molte di queste persone sono dedite ad attività illegali».

Secondo le stime arrivate direttamente da Palazzo Valentini in tutta la città ci sono ben 57 insediamenti, di cui 13 autorizzati e 44 definiti «tollerati» o completamente abusivi. Gli sgomberi, anche nell’ultimo anno, non sono mancati, ma non hanno dato grossi risultati. «Senza soluzioni alternative gli spazi vengono rioccupati - ha spiegato il prefetto - e noi non possiamo pensare di presidiare militarmente territori, non ne abbiamo le forze. L'unico sistema è far sì che questi territori siano occupati in maniera lecita, ad esempio con orti urbani». Secondo Gabrielli, che per il risolvere il problema dei roghi tossici ha invocato anche l’applicazione della legge sulla Terra dei Fuochi, bisogna superare i campi Rom, sul come farlo deve rispondere la politica. Ieri il leader della Lega Matteo Salvini ha visitato in città il campo rom di via Salviati sostenendo che il posto «va sgomberato e che non è una situazione civile».

Da parte loro, i residenti del quartiere hanno riservato fischi e insulti agli abitanti dell'insediamento invocando «le ruspe». Sul tema dei rom è intervenuto anche il presidente dell’associazione 21 Luglio, Carlo Stasolla che ha ricordato come «i rom siano solo lo 0,20% della popolazione romana. Il punto è che sono al centro di forti interessi economici e dunque anche politici. Basti pensare che nel 2013 furono spesi 24 milioni per la gestione dei campi. A marzo presenteremo uno studio in cui dimostreremo come è possibile superare tutti i campi in cinque anni». In serata il Campidoglio ha promosso una gara per l'affidamento del servizio di gestione dei sei campi nomadi autorizzati di Roma che prevede anche la vigilanza e al formazione la lavoro.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Febbraio 2016, 09:45
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