Fiorentino, la macelleria storica di Campo de' Fiori
che in 'Febbre da cavallo' era di Manzotin -Foto

Fiorentino, la macelleria storica di Campo de' Fiori che in 'Febbre da cavallo' era di Manzotin

di Lorena Loiacono
Un Fiorentino a Roma. O, meglio, il Fiorentino di Roma, nel cuore del Centro, in quella Campo de' Fiori verace da cui, fino a non troppi anni fa, i turisti restavano alla larga. Negli anni la piazza è cambiata ma lui, Claudio Mezzoni, è ancora lì con la sua macelleria d'altri tempi.









Mentre fuori tra i banchi del mercato resta davvero poco della tradizione romana, sul suo bancone primeggiano quelle specialità di carne che altrove rischiano di essere dimenticate. «Chi viene da me - assicura Claudio, cresciuto al fianco del papà Domenico macellaio dagli anni '50 – cerca carne di qualità che di certo non trova nei supermercati. E' questo il segreto per resistere in una zona ormai prettamente turistica: serietà e professionalità. Per quanto riguarda gli stranieri, entrano incuriositi a chiedermi ricette e tradizioni culinarie prime fra tutte la coda alla vaccinara, la trippa e la pajata. Anche così portano via un pezzo della storia di Roma».



E quella macelleria su Campo de' Fiori ha davvero fatto storia: il Fiorentino, romano di Roma ma con la carne toscana, era uno dei tanti banchi al centro della piazza e, con le sue carni, affiancava i cosiddetti pollaioli e abbacchiari, così come le pizzicherie e le salsamenterie. Quel locale, oggi bellissimo al civico 17, era solo un magazzino d'appoggio: la vendita all'epoca si svolgeva all'aperto. Campo de' Fiori non era la piazza della movida che è oggi e il suo mercato non era certo un'attrazione per stranieri: fino agli '90 restava infatti una zona degradata «al punto che – racconta Claudio – la polizia su via dei Cappellari neanche entrava».



Poi, nel '91, il Fiorentino decise di ristrutturare le quattro mura in quello splendido palazzo d'epoca e spostò il bancone al suo interno.

Claudio subentrò nel '98, portando avanti così una tradizione tutta romana. Tanto che Gigi Proietti scelse proprio il Fiorentino per girare la famosa scena del sequel di “Febbre da cavallo” con la mandrakata ai danni del figlio di Manzotin. Non solo cinema, per i tagli di carne della tradizione romana si rivolgono al Fiorentino anche l'ambasciata di Cipro come quella francese e i vip della zona come Mara Venier e Alda D'Eusanio. «Ma la carne buona - assicurano dal bancone – non è solo per i vip. E' per tutti».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Maggio 2015, 20:02
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