Baby squillo, chiesto il rinvio a giudizio per
22 clienti: "C'è anche il marito della Mussolini"

Baby squillo, chiesto il rinvio a giudizio per ​22 clienti: "C'è anche il marito della Mussolini"

di Davide Manlio Ruffolo
Prostituzione minorile. Con quest'accusa la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per Mauro Floriani, marito di Alessandra Mussolini. L'uomo, secondo gli inquirenti di piazzale Clodio, era cliente di una delle due studentesse minorenni, all'epoca dei fatti di appena 15 e 16 anni, finite nello scandalo delle “baby squillo”.





Lo stesso Floriani sarebbe stato a conoscenza dell'età della giovane che si prostituiva in un appartamento ai Parioli e, nonostante ciò, avrebbe consumato almeno un rapporto sessuale.

Una situazione delicata quella del marito della Mussolini che, secondo quanto previsto dall'articolo 600 bis del codice penale, rischia una condanna da 1 a 6 anni.



La Procura, nell'ambito della medesima indagine, ha notificato anche 22 avvisi di chiusura indagine, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, per altrettanti clienti anch'essi ritenuti consapevoli della minore età delle 2 baby prostitute. Questi si aggiungono agli 11 clienti che, nei mesi scorsi, hanno già patteggiato la pena a 1 anno di reclusione, uscendo, in questo modo, dalla vicenda giudiziaria.

Chiesta, invece, l'archiviazione della posizione di altri 3 presunti clienti perché non è stato possibile accertare che avessero avuto rapporti sessuali con le due giovani.



Per mettere la parola fine su questa lunga indagine occorre però altro tempo. Restano tutt'ora al vaglio del procuratore aggiunto Maria Monteleone e del sostituto procuratore Cristiana Macchiusi, le posizioni di una trentina di indagati fra cui anche quella di Nicola Bruno (figlio del senatore di FI, Donato Bruno). Già condannati, invece, gli 8 organizzatori del giro di prostituzione minorile dei Parioli al cui vertice si trovava Mirko Ieni, che dovrà scontare una pena di 10 anni.
Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Giugno 2015, 07:33
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